Sapevate che… Alitalia potrebbe finire in mani russe (Aeroflot si è inserita nell’offerta per l’acquisto della compagnia aerea, Corriere della Sera 3/4)?
Una fine davvero poco gloriosa, perché se c’è una compagnia aerea un filino chiacchierata questa è proprio l’ex sovietica Aeroflot (ma il petrolio russo fa ovviamente gola a tutti, e certamente – divenisse ex sovietica – ad Alitalia non mancherà la benzina per volare). Compagnia chiacchierata, si diceva, soprattutto per quei tanti aerei che venivano giù come le pere (ultimamente, a onor del vero, di gravi incidenti non se ne sono verificati, tocchiamo ferro). Chiacchierata non tanto perché gli incidenti fossero dovuti a cattive macchine (fosse solo per ragioni militari l’ex Urss ha sempre avuto una aeronautica di tutto rispetto, si va dai caccia Rata della Guerra Civile spagnola agli efficienti Mig del conflitto coreano) quanto per la cattiva manutenzione delle medesime e le deficienti strumentazioni e tecnologie degli aeroporti russi. Se invece si parla di gestione del personale le cose per Alitalia potrebbero solo migliorare. Se si tiene infatti conto che i sistemi politici cambiano ma qualcosa del passato rimane sempre (non per niente Putin & C. al governo sono ex funzionari del KGB) i sindacati di una “Alitalia aeroflottata” dovranno per certo darsi una regolata. Nel mondo del lavoro dei Tovarich la parola “sciopero” non esisteva proprio, e chi si fosse “dato ammalato” per andare a prendere il sole a Fregene, avrebbe pagato l’abbronzatura con qualche anno di imbiancatura in un Gulag siberiano.
Sapevate che… Il bilancio 2006 dell’Alitalia ha registrato una perdita di 405 milioni (TTG Newsletter 30/3)?
Un “rosso” più che raddoppiato rispetto al precedente bilancio, nonostante un aumento dei ricavi del traffico aereo. Il che la dice lunga su come è gestita la Compagnia: più produci più perdi. Che il difetto stia nel manico?
Sapevate che… Alitalia (informa TTG Newsletter) non vorrebbe le compagnie Low Cost a Fiumicino (ne sono in arrivo alcune da Ciampino) e avrebbe proposto di spostarle negli aeroporti di Latina, Viterbo o Frosinone?
Ognuno difende il suo orticello come può, “à la guerre comme à la guerre” (e alla faccia della difesa del consumatore e della libera concorrenza garantita da Authorities, Antitrust, Garanti, Comitati e chi più ne ha più ne metta).
Sapevate che… Alitalia ha inserito in un sito un Code Share “che in realtà non esiste” (Corriere della Sera 1/4)?
Eh sì, succede che (commenta Giovanni Paci sul quotidiano) se si prenota sul sito un volo a metà pomeriggio Linate-Londra Heathrow, salta fuori “volo in code share operato con Australian Air Express pty ltd”. Cosa abbastanza normale (salvo la stranezza di un vettore australiano che collega isolatamente due città europee).
Se non che, c’è pure un sito di biglietti a basso costo segnalante che la sullodata Air Express “opera voli da Linate per Parigi e Catania” (cosa meno normale, un vettore australiano che vola su una tratta nazionale europea). Il che vorrebbe dire che a Linate c’è una compagnia che collega per conto di Alitalia due (economicamente) interessanti destinazioni. Succede però che chi si informa meglio e va sul sito dell’Air Express (www.aae.com.au) scopre che la compagnia esiste ma opera solo “servizio posta e merci” in Australia, massimo arriva in California, Europa “mai coverta” (dicono i padovani). Tutto ciò bastava e avanzava per aprire un’indagine presso Enac, sindacato piloti Az e la stessa Alitalia. E candidamente l’Alitalia ha commentato di “avere un problema per inserire i voli Alitalia Express nella nuova piattaforma internet” cosicché il sistema è inciucchito (si giura invece sulla sobrietà dei tecnici computeristici di Mamma Alitalia nonostante siano stati visti alcuni fiaschi vuoti di Frascati sotto le loro scrivanie) e invece di Alitalia Express c’è scappato un Australian Air Express”. Al tutto non è stato ancora (almeno a tutto il 3/4) posto rimedio.
Sapevate che… Per pulire un aereo Alitalia occorrono in media due ore mentre la pulizia di un aereo Low Cost richiede al massimo venti minuti di tempo?
E c’è chi si domanda perché si spende poco volando Low Cost.
Sapevate che…
Sulla liquidazione Alitalia a Cimoli per i suoi tre anni di presidenza
è improvvisamente sceso un velo misterioso?
Al momento del
“benservito” (per spianare la strada alla vendita della Compagnia) ci
sono state grandi polemiche e discussioni sulla “buonuscita” che si
sarebbe intascato (evidentemente se “avesse fatto il bravo” non
intralciando le “operazioni di vendita” al “presidente licenziato”
sarebbe stato permesso di fare il “jackpot”).
Poi, il silenzio,
con Cimoli che terrà ben chiusi quei soliti quattro o cinque scheletri
che ogni boiardo di Stato custodisce nell’armadio, fin quando non va
all’incasso (di quanto gli è parso giusto cuccare).