Maragatos, “corrieri” speciali
Mèta del trasferimento pomeridiano la Maragateria. Un territorio, “comarca” (a ovest della provincia di Leòn, al confine con la Galizia, principali località Astorga, Luyego, Santiago Millas, Lucillo, Santa Colomba, Brazuelo) assai intrigante per i bei paesaggi, su un altopiano di circa mille metri sovrastato dai duemila e duecento del monte Veleno, sacro agli antichi romani e soprattutto per le vicende dei suoi abitanti. Ma cos’hanno mai combinato i Maragatos (oltre ad avere inventato un “cocido”, bollito misto per cui vanno assai noti)?
Facile da spiegare, e anche interessante. Cominciato verso il XVII secolo l’umile mestiere di “arrieros” (mulattieri) trasportando merci nelle città spagnole, questi corrieri DHL ante litteram raffinarono il loro knowhow dando vita a una sorta di servizio postale (vedi i bergamaschi Thurn und Taxis). Dopodiché, dimostrata professionalità ed estrema onestà (un Maragato mantiene sempre la parola data) estesero il knowhow alla consegna e custodia di documenti, valori, preziosi e successivamente alla gestione di affari di ogni genere. Un sì lucroso business, arricchì tremendamente questi bravi montagnini e fu così che i Maragatos divennero in Spagna una Corporazione tanto rispettata quanto potente.
La “Señora Camino”, regina dei fornelli
Arrivati a Luyego de Somoza dopo aver lasciato il Camino de Santiago ad Astorga e attraversati alcuni paesi della Maragateria (a Lagunas de Somoza fa tenerezza una umile chiesa di pietra con “espadaña”, campanile a vela) lo scrivano e Marcella si apprestano a vivere una piacevole esperienza (turistico-alberghiera, gastronomica e personale) alla Hosteria Camino, beninteso targata Rusticae.
Inciso curioso (almeno per uno straniero, perché il nome è davvero poco comune), per Camino non si intende un cammino o percorso, né tanto meno si fa riferimento al vicino Camino de Santiago: trattasi solo del nome proprio (non raro a Leòn) della gentile padrona dell’hotelito (solo nove camere, tutto in legno e pietra, arredamento accurato con pezzi originali scovati dopo lunghe ricerche). E Camino è pure eccelsa “cocinera”.
Un’abbuffata di funghi porcini
“Da inginocchiatoio”, per lo scrivano il massimo dei voti, tipo le tre stelle Michelin, la cena da lui goduta con la Lady Two, o per meglio dire un festival mangereccio a base di funghi: “sopa de boletus”, “croquetas de boletus”, “boletus con gambas” (gamberetti), “revuelto” (uova strapazzate) con boletus, “boletus en hojaldre” (pastasfoglia). Che più? Quanto alla piacevole esperienza personale lo scrivano fa riferimento alla conoscenza della bella famiglia Laceras. Che oltre alla già lodata mamà Camino, è composta da papà Josè Luis e tre baldi figli.
Il genitore, pendolare direttore di banca in una località poco distante, un bel giorno decise di trasformare la famigliare casa di campagna nell’attuale bel “hotelito rural”. Che cosa impiegò? I soliti strumenti: tanta passione, voglia, entusiasmo, “olio di gomito” (dove si intende vero e proprio faticoso lavoro manuale) e perseveranza (nel girare per antiquari alla ricerca di mobili e oggetti del tempo che fu).
Risultato? Un grand “exito” (successo). Aperta l’Hosteria del Camino i tre bravissimi, simpatici e spumeggianti figli di Josè Luis e Camino si sono spontaneamente arruolati per lavorarvi con un entusiasmo assai raro.
Sarà l’aria della Maragateria.