Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Logo Fiavet Contento lui ….? All’Assemblea della Fiavet all’Avana, Franco De Sario, presidente della Fiavet Puglia, ha detto: “Dobbiamo sfruttare il clima di profonda rivalutazione del lavoro svolto dagli agenti di viaggio; ora siamo indispensabili per tutti: per le fiere del turismo che ci corteggiano e ci asfissiano e per i vari fornitori di servizi i quali hanno capito che senza di noi è difficile fare business”. Contento lui… Succede invece che: 1) Chi organizza le Fiere del Turismo tampina (ovviamente da sempre) i Tour Operator e le Agenzie Viaggi affinché comprino stand e affollino le loro manifestazioni (senza la … Leggi tutto

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Contento lui ….?

All’Assemblea
della Fiavet all’Avana, Franco De Sario, presidente della Fiavet
Puglia, ha detto: “Dobbiamo sfruttare il clima di profonda
rivalutazione del lavoro svolto dagli agenti di viaggio; ora siamo
indispensabili per tutti: per le fiere del turismo che ci corteggiano e
ci asfissiano e per i vari fornitori di servizi i quali hanno capito
che senza di noi è difficile fare business”.
Contento lui… Succede invece che:
1)
Chi organizza le Fiere del Turismo tampina (ovviamente da sempre) i
Tour Operator e le Agenzie Viaggi affinché comprino stand e affollino
le loro manifestazioni (senza la presenza degli organizzatori e dei
venditori di viaggi, un Salone del Turismo, come camperebbe? Con gli
stand dei tabaccai e la partecipazione dei panettieri?
2) Quanto
al fornire i servizi, essendo un viaggio composto generalmente di
aereo, albergo e autonoleggio, forse a De Sario sfugge che:
a) Da
una vita gli albergatori se ne fottono delle agenzie viaggi, evitano di
dare commissioni e mediante Internet lavorano direttamente con la
clientela privata “scavalcando” i soci (e non) della Fiavet.
b) Da
una vita le compagnie aeree Low Cost contestualmente alla vendita dei
voli, nella stessa Home Page del loro sito Internet, offrono
autonoleggio e hotels (e pure visite, escursioni e un fracco di altri
servizi turistici).
Se De Sario va in un’agenzia di viaggi a dire
quel che ha detto ai colleghi della Fiavet, rischia di essere cacciato
con un cordiale “vaffan….”.

Alla faccia della storia del “non arrivare a fine mese”, l’Italia è un Paese ricco?
La dimostrazione? Eccola. Alla tivù (in uno spot speciale, quindi costoso, sponsorizzante “Striscia la Notizia”) sono reclamizzate (e il marketing fa pertanto pensare che siano in tanti a comprarle) le Infradito. Ma non quelle di gomma da pochissimi euro, usate da tutti (morti di fame vietnamiti e miliardari americani compresi) in tutto il mondo. No. In Italia (un po’ come i Jeans che devono assolutamente essere firmati) si usano le infradito “Deluxe”: firmate, in materiale caro e costoso, pure impreziosite da perline e fiocchetti, minifregi di cuoio pregiato e gioiellini, ori e altra costosa paccottiglia “variè”. Paese cicala.

L’Italia è un Paese ricco anche per altre ragioni?
La prova? Elementare Watson. Lo Stato paga/distribuisce annualmente 70 miliardi (di euro, cifra spaventosa) di debito (interessi passivi). Ma a chi? L’investimento straniero nei Bot è insignificante. Per cui la maggioranza di quelli che vanno a incassare è di italiani. Come volevasi dimostrare.

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