Il Parco si snoda in gran parte lungo il confine fra la Germania (Baviera) e la Repubblica Ceca (Boemia). E’ un sistema montagnoso di media altitudine, compreso fra i sette-ottocento e i millequattrocento metri sopra il livello del mare, caratterizzato da fitti boschi. Le cime più note sono: Arber, Rachel, Lusen e Dreisessel; trovandosi nel cuore del parco, identificano di fatto la Foresta Bavarese vera e propria.
Il “primo” parco tedesco
Il parco, il primo nazionale tedesco, è stato istituito su deliberazione della giunta bavarese, attorno ai monti Rachel e Lusen, nell’anno 1969; la superficie è di tredicimila ettari. Dalle sommità lo sguardo spazia, digradando, verso i rilievi minori della Baviera e verso i boschi al di là del confine tedesco-ceco.
L’aspetto geologico di queste montagne è fra i più interessanti. Infatti le rocce di granito e gneis sono tra le più antiche del mondo. L’aspetto odierno dei rilievi, mai cime aguzze e svettanti ma piuttosto lunghe dorsali arrotondate che si sviluppano parallele e si intersecano, ha avuto inizio circa novanta milioni di anni fa, all’epoca del corrugamento orografico delle Alpi. Grande influsso, nel determinare l’aspetto attuale dei monti, hanno poi esercitato le diverse glaciazioni arrivate a conclusione ottomila anni addietro.
Un bosco nel cuore dell’Europa
La foresta bavaro-boema rappresenta la più estesa superficie boschiva dell’Europa centrale. Per secoli il decentramento geografico, l’inaccessibilità delle selve e un clima particolarmente rigido, hanno ritardato gli insediamenti umani; ciò che in ultima analisi ha consentito una conservazione ottimale del patrimonio boschivo. Oggi le cose sono cambiate. La foresta viene sfruttata economicamente (comunque con giudizio) e gli insediamenti umani, piccoli graziosissimi paesi disseminati sui lunghi costoni, hanno alterato in parte il panorama originario. Ciò non toglie che vaste zone siano ancora come erano secoli e secoli fa. La difficoltà di “far legna” in certe aree, ha permesso che molte piante e molti animali potessero coesistere in perfetta simbiosi e in totale sicurezza, grazie all’istituzione del parco. Incredibile, ma vero, alcune zone conservano ancora tracce dell’originale foresta vergine.