Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Ruska: quando la Finlandia si infiamma

In Lapponia i boschi assumono i colori più belli durante il breve autunno. Un’occasione unica per visitare il Parco Nazionale di Pyhä-Luosto, cercare le ametiste sacre agli sciamani nella miniera di Lampivaara e l’oro nei torrenti di Tankavaara

Il bosco
Il bosco “incendiato”

L’inverno arriva presto alle latitudini oltre il Napapiiri, il Circolo Polare Artico. A inizio ottobre comincia a scendere la prima neve dopo un’estate breve e un accenno di autunno.
Nella Lapponia finlandese le immense distese di boschi di betulla si preparano per la stagione fredda. Prima che le ultime foglie cadano lasciando i tronchi scheletriti ci sono un paio di settimane durante le quali gli alberi sembrano immagazzinare gli ultimi rimasugli di tepore prima di affrontare il gelo.
Per un fenomeno meteorologico, comune anche in altre parti del mondo come per esempio in Canada, verso la fine di settembre la temperatura risale un pochino. In finnico questo fenomeno si chiama “ruska” ed è atteso come un momento ideale per immergersi nei boschi che, durante quei giorni mostrano il loro aspetto più bello con infinite sfumature di colore verde, giallo, rosso, marrone che contrastano con il grigio delle rocce e l’azzurro scuro dei laghi.

La calotta artica al museo

Il museo Arktikum
Il museo Arktikum

Si sa che i finlandesi non hanno bisogno di scuse per immergersi nella loro impressionante natura, ma anche per noi italiani vivere il ruska può essere un’esperienza facile, tranquilla e sicura con l’equipaggiamento adatto. Bastano scarpe da trekking e abbigliamento anti pioggia e vento.
Per capire di più su come si vive a queste latitudini e prima di affrontare il Grande Nord, a Rovaniemi c’è Arktikum, già premiato come migliore museo europeo, una grande area espositiva che racconta tutto sulla calotta artica, dai fenomeni naturali, come la famosa Aurora Boreale, alla fauna e alla flora, agli usi e costumi degli abitanti.
Il Parco Nazionale di Pyhä-Luosto, circa 120 km a nord di Rovaniemi, è stato creato ufficialmente nel 2005 ma il progetto è molto più vecchio, se ne parla fin dal lontano 1910. È tra i più piccoli della Finlandia, copre, infatti, solo 142 km/q e collega per una lunghezza di 35 km, una successione di colline da Pyhätunturi e Yli-Luosto, separate l’una dall’altra da profonde gole. Queste colline prendono il nome di “tunturi” e sono tipiche del paesaggio lappone. Sono basse (la più alta, Noitatunturi è alta 540 metri) e arrotondate perché geologicamente antichissime, oltre 2 miliardi di anni fa e composte di quarzite.

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Le ametiste sciamaniche di Lampivaara

Nella miniera a caccia di quarzite
Nella miniera a caccia di quarzite

E a proposito di quarzite, una varietà è la famosa ametista e a Lampivaara c’è l’unica miniera in attività in Europa. È una miniera all’aperto, dove i visitatori possono provare a cercare la propria pietra da portare a casa. Magari la famosa pietra dello sciamano che è una formazione minerale tricolore con il viola dell’ametista, il bianco del quarzo e il nero degli ossidi di carbonio. Commercialmente è di nessun pregio perché non è ametista pura ma gli antichi sciamani lapponi le attribuivano un gran valore simbolico. Già, “pyhä”, in finlandese, significa sacro. Pyhätunturi è la montagna sacra, Pyhäjoki è il fiume sacro, Pyhäjärvi è il lago sacro. Sulle spoglie cime sassose di queste colline si celebravano riti e sacrifici agli antichi dei. Fino al 1600 nessun cristiano aveva mai varcato il confine che divideva i finni dai sami delle foreste e che passava giusto da Pyhätunturi.

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