Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

La storia della tv al museo della scienza

Riapre dopo i primi lavori di restauro l’istituto di via san Vittore, nel capoluogo lombardo, con un’area nuova sulle telecomunicazioni, dall’alfabeto Morse al telefono, da fine Ottocento ai giorni nostri

Mike Bongiorno e Fiorenzo Galli, direttore generale del museo
Mike Bongiorno e Fiorenzo Galli, direttore generale del museo

Mike Bongiorno ha inaugurato le nuove aree espositive del museo della scienza e della tecnologia di Milano su telegrafo, telefonia e televisione. Il conduttore televisivo ha partecipato il 25 settembre al taglio del nastro dell’ultima sezione espositiva in via San Vittore, sulla telecomunicazione. “Per me è una giornata importante: non avrei mai pensato un giorno di diventare un pezzo da museo! “, ha detto Bongiorno, ricordando il percorso espositivo sulla storia della televisione: “Da oggi, i visitatori presenti e futuri potranno contemplarmi come un pezzo della storia d’Italia”.
Il museo, aperto dal 16 settembre dopo la pausa dovuta ai lavori, presenta diversi apparecchi storici, dai primi televisori meccanici degli anni Trenta sino alle macchine degli anni Cinquanta: la prima edizione di “Lascia o raddoppia” condotta da Mike Bongiorno, fu proprio dal ’55 al ’59. Come sempre attento agli aspetti interattivi dell’esposizione, il museo riproduce alcuni ambienti tipici di quegli anni come il bar, luogo principe della televisione prima che diventasse apparecchio domestico. 

Esemplari storici e spazi interattivi

L'area dedicata alla televisione
L’area dedicata alla televisione

“Per equilibrare lo sguardo si sono fissati dei punti saldi: uno sul passato e uno sul presente”, ha spiegato Massimo Temporelli, curatore del Dipartimento Comunicazione del Museo. “Il visitatore potrà così percorrere cronologicamente l’evoluzione tecnologica dei tre mezzi di comunicazione passando attraverso percorsi convergenti in due punti, nella sala delle reti e nella piazza della comunicazione”.  Tra esemplari di telefoni e telegrafi storici, il pubblico ha la possibilità di provare a fare da “centralinista”, ricevendo e trasferendo le chiamate, o trasmettere segnali telegrafici alla vecchia maniera. Gli oggetti in mostra vanno dal detector magnetico di Marconi del 1902 al pantelegrafo Caselli, del ’32, il primo in grado di trasmettere anche immagini; dai telefoni di fine Ottocento sino all’attuale tecnologia Voice over Ip, per chiamare utilizzando la rete Internet. Alcuni dei pezzi esposti erano già visibili prima del restauro, altri, invece, sono stati acquisiti di recente ad ampliare la collezione.

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Lavori in corso

Particolare nell'area telefoni
Particolare nell’area telefoni

L’abbinata di apparecchi storici ed esposizione interattiva si sviluppa in modo particolare nei laboratori, che sono stati riaperti il 27 e 28 settembre nella nuova edizione. Le iniziative dell’area “i.lab” si affiancano a quelle già attivi per elettricità, luce, robotica, genetica e biotecnologie.
I lavori al museo della scienza e della tecnologia, in realtà, non sono conclusi: a settembre sono stati aperti al pubblico circa 11 mila e 200 metri quadri, su una superficie totale di 40 mila. Restauro, recupero, adeguamento normativo e interventi come la climatizzazione sono in corso al padiglione aeronavale, una delle punte di eccellenza dell’ente e in altre sezioni. Il museo ha annunciato per il prossimo 30 ottobre l’inaugurazione di un’altra area nuova, dedicata al petrolio e per il 19 novembre allestirà la mostra “Il punto di vista di Arno”, sul fotografo e grafico olandese Arno Hammacher. 

Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci
Nuova area telegrafia, telefonia e televisione, sezione telecomunicazioni
Via San Vittore 21, Milano
Orario: da martedì a venerdì 9.30-17; sabato e festivi 9.30-18.30
Per informazioni: tel 02 485551, www.museoscienza.org

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