Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Dal passato, uno splendido futuro di carta

Una proposta di stampe, figurine e fumetti ospitata fino al prossimo otto dicembre dal Museo della Figurina di Modena. Una mostra che anche nel titolo gioca col tempo: “Nostalgia del Futuro: l’invenzione del domani in un secolo di illustrazioni”

Museo della Figurina di Modena
Museo della Figurina di Modena

Il viaggio proposto dal museo della città capitale mondiale della figurina, parte dalla letteratura futuristica e interplanetaria dell’Ottocento per arrivare fino alla periferia del nostro presente, con gli anni Settanta e le serie televisive di fantascienza.
Un excursus che storicamente sottende vere e proprie rivoluzioni tecnologiche: l’invenzione dell’aeroplano, le armi devastanti delle due guerre mondiali, i viaggi spaziali e la conquista della Luna.
Così, invenzioni della fantasia e conquiste della realtà si riflettono a vicenda in una collezione di circa 400 immagini che agli occhi del visitatore creano una fascinazione quasi onirica. Basti un esempio per tutti: un’illustrazione del 1884 che raffigura la partenza per un viaggio spaziale tratta da “Dalla Terra alle stelle” di Henry De Graffigny. Un vulcano spara in cielo qualcosa a metà tra un proiettile e una navicella spaziale. Una visione contemporaneamente fantastica, spettacolare, surreale e preveggente, che in noi, che non possiamo non aver visto in TV il lancio di una qualsiasi missione spaziale, suscita un sentimento di  nostalgia.

La macchina per imparare senza leggere

Eine Hauptstrasse, 1897-98. Pubblicità cioccolato Stollwerck, Colonia - Figurina dalla serie Im Jahre 2000
Eine Hauptstrasse, 1897-98. Pubblicità cioccolato Stollwerck, Colonia – Figurina dalla serie Im Jahre 2000

Nostalgia per una visione ancora romantica ed avventurosa della tecnologia e nostalgia che riflette lo stupore che quelle immagini potevano suscitare nei lettori dell’epoca.  “L’invenzione della stampa cromo litografica avviene a metà Ottocento e di certo queste immagini, che erano le prime a colori, dovevano dare un senso incredibile di meraviglia – commenta Paola Basile che insieme a  Maria Giovanna Battistini ha curato la mostra – meraviglia che, nonostante i progressi reali che noi abbiamo vissuto, non è andata perduta. Una delle immagini esposte raffigura dei ragazzi collegati con degli elettrodi a una macchina che ingoia libri. In quel modo riescono ad apprendere senza studiare. Come si fa a non restarne affascinati nonostante sia passato tanto tempo?”.

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Fine Ottocento: illustrato il traffico del Ventesimo secolo

Un quartier embrouillé. Albert Robida, Le Vingtième Siècle, Paris, Montgredien ca. 1890 - Collezione Riccardo Valla, Torino
Un quartier embrouillé. Albert Robida, Le Vingtième Siècle, Paris, Montgredien ca. 1890 – Collezione Riccardo Valla, Torino

Un viaggio nel futuro attraverso un passato che inevitabilmente ci svela le aspettative, le ansie, la meraviglia e la paura che il nuovo da sempre suscita.  La mostra è suddivisa in sette sezioni: “La luna è vicina, Meraviglie quotidiane, Tra incanto e timore, L’avventura, L’impossibile o adesso, Lo spazio tra fantasia e realtà, Telespazio”. Oltre alle opere originali esposte, i visitatori possono vedere i materiali della rassegna riproposti sul maxi-schermo della sala, anche qui in una sorta di viaggio nel tempo nel quale l’antica immagine cartacea diventa elettronica e suggestiva come un videoclip, sensazione amplificata dalla diffusione di musiche originali di Vito Addamo e Walter Martinelli.
Un futuro immaginato con fantasia, non a caso la mostra è stata inaugurata in occasione del Festival Filosofia che quest’anno era dedicato, appunto, alla fantasia, ma anche con una grande dose di ironia. E’ il caso della gustosissima vignetta “Un quartier embrouillé” tratta dalla serie di Albert Robida “Le Vingtième Siècle”, del 1890. Si tratta di un quartiere che noi definiremmo “incasinato” a causa del traffico. Un problema che noi conosciamo bene e che Robida immagina legato all’enorme diffusione non delle automobili, ma degli aerostati.

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