Strà è un paesino di circa 8mila anime sulla riviera del Brenta, a una decina di chilometri da Padova e a una trentina da Venezia. È famosa per essere una delle capitali dell’industria calzaturiera di classe italiana. Oltre che un posto da visitare per la bellezza delle antiche ville barocche. Una di queste, Villa Nazionale Pisani è stata proclamata vincitrice dell’edizione 2008 del premio Il Parco più bello d’Italia. Si possono visitare trenta sale del piano nobile, nelle quali si conservano affreschi, dipinti e arredi originali.
La vita in villa, luogo per eccellenza di “Gioco grosso, tavola aperta, balli e spettacoli”, come diceva il Goldoni, è rappresentata nella decorazione di un cospicuo gruppo di sale settecentesche. Nella sala del trionfo di Bacco, si celebra il dio del vino e della musica. La sala della villeggiatura offre l’interpretazione dei rapporti tra dame e cavalieri nel XVIII secolo. A cui si aggiunge la sala delle arti e molte altre. Il massimo dello sfarzo è nella sala da ballo, posta al centro dell’edificio, il cui soffito affrescato da Giambattista Tiepolo, massimo esponente della pittura settecentesca in Italia. Il motivo celebra la Gloria della famiglia Pisani. Una composizione allegorica in cui le figure, sono adagiate morbidamente su nuvole rosate.
Riviera del Brenta: Villa Nazionale Pisani
Ai primi dell’Ottocento il vicere d’Italia Eugenio Beauharnais, proprietario del complesso tra il 1807 e il 1814, attuò un grandioso progetto di ammodernamento. L’affresco del Tiepolo si salvò per miracolo, inizialmente doveva essere eliminato. Alcune sale sono realizzate in stile Impero alle estremità della facciata che dà sul Brenta.
L’appartamento napoleonico è ricco di tesori: il grandioso letto a baldacchino sormontato dalle iniziali dell’Imperatore; gli splendidi cassettoni opera dell’intarsiatore lombardo Giuseppe Maggiolini; i monocromi di Giovanni Carlo Bevilacqua che narrano il mito di Eros e Psiche; i preziosi mobili in stile Impero realizzati appositamente per la villa.
Riviera del Brenta: Villa Foscarini Rossi
La villa fu la residenza di Marco Foscarini, procuratore di Venezia e futuro doge, amico dello scrittore Gaspare Gozzi; l’autore della celebre storia della principessa Turandot poi musicata da Giacomo Puccini. I nomi degli architetti che operarono nella villa sono altisonanti. Il complesso sembra edificato da Vincenzo Scamozzi nella metà del ‘600; ma la veste attuale si deve a un rimaneggiamento, in periodo neoclassico, di Giuseppe Jappelli. Sono datati 1652 i sontuosi affreschi nel salone della Foresteria, realizzati a ricordo delle nozze di Gianbattista Foscarini con una Soranzo.
Le straordinarie quadrature si devono al bresciano Domenico Bruni (1591-1666) che appose sul cornicione la sua inequivocabile firma. L’attribuzione più affidabile delle immagini allegoriche riconduce invece a Pietro Liberi. Tra ricche colonne e spettacolari squarci architettonici sono rappresentate le allegorie della Guerra e della Pace; mentre l’apoteosi della famiglia Foscarini, con la rappresentazione delle sue doti, sovrasta lo spettatore dal soffitto. Dopo un accurato restauro, nella Foresteria vengono organizzati eventi aggregativi di vario genere. Grazie all’eccezionale acustica, nel salone si tengono spesso concerti e ricevimenti; mentre la Villa Padronale ospita oggi il Museo Rossimoda della Calzatura.
Riviera del Brenta: Il Parco più bello d’Italia 2008
Il parco della Villa Nazionale Pisani occupa un’intera ansa del naviglio del Brenta, per un’estensione di ben 11 ettari e un perimetro esterno di circa 1.500 metri. Venne realizzato, prima della villa, su progetto dell’architetto padovano Girolamo Frigimelica de’ Roberti. L’architetto fu autore del famoso labirinto e di alcuni degli originali padiglioni. Tra questi l’esedra con due gallerie di glicine ai lati, la torretta al centro del labirinto e le scuderie sullo sfondo del grande parterre centrale.
Nel Settecento la spettacolare vista era arricchita da broderies con grandi statue colossali ai lati. L’organizzazione del parco per lunghe prospettive richiama i modelli francesi applicati da Andrè Le Nôtre a Versailles. E si incrocia con la tradizione veneta del giardino cintato, aperto mediante portali e finestre che prolungano le viste sul Brenta. L’elegante Coffee House settecentesca, circondata da un anello d’acqua, sorge sopra una collinetta artificiale, utilizzata per il deposito del ghiaccio durante la stagione calda.
Boschetto, botanica in vaso e in terra
In epoca napoleonica fu aggiunto il boschetto inglese a ovest e gli orti ornamentali furono trasformati in vaseria degli agrumi. L’Ottocento austriaco si caratterizzerà, invece, per la grande attenzione dedicata alla botanica in vaso e in terra, con le serre e l’inserimento di grandi esemplari arborei, prima che il revival del ‘900 introducesse lunghe siepi di bosso e la grande vasca d’acqua del parterre. Al 1839 risale la costruzione di una seconda ghiacciaia, posta ad ovest delle scuderie tra gli alberi del boschetto. Una montagnola artificiale fu realizzata nella parte orientale nel 1853, a seguito del fallito attentato contro l’imperatore Francesco Giuseppe da parte di un indipendentista ungherese, come ricorda l’iscrizione incisa sull’obelisco commemorativo. Il parco è stato interamente restaurato e oggi insieme al disegno generale esibisce durante l’anno una ricca collezione botanica.
Per saperne di più: www.rivieradelbrenta.biz/
www.villapisani.beniculturali.it
www.villafoscarini.it
www.comune.stra.ve.it