Verso la pianura, lungo il fiume Brenta
Il mio viaggio continua verso la pianura. Attraversando i paesi di Arten e Fonzaso imbocco la Statale 47 “Valsugana” che taglia in due la valle ai piedi dell’Altopiano di Asiago e del Monte Grappa e che scorre di fianco al fiume Brenta. A sei chilometri da Arsiè, un cartello mi indica che proprio in quel punto passa il 46° parallelo nord. Lungo la strada del ritorno, meritano una visita due Comuni della riva destra del fiume Brenta. Esco dalla Valsugana per visitare Valstagna, comune di poco meno di duemila abitanti, che prende nome dalla zona ricca di stagni. La sua piccola bellezza è incorniciata dalle maestose montagne che scendono a ridosso del paese e della strada statale. Il fiume Brenta ospita corsi e competizioni di canoa.
A metà luglio c’è il suggestivo palio delle contrade che si svolge sulle zattere. Un altro appuntamento è per la seconda domenica di agosto, con la consueta fiaccolata della Calà del Sasso.
Nel Parco Naturale delle Grotte
Un itinerario suggestivo collega Valstagna con l’altopiano di Asiago, attraverso ben “4.444” gradini di pietra. Questo percorso fu realizzato nel XIV secolo per unire la montagna alla pianura, allo scopo di trasportare la legna che dal Brenta arrivava a Venezia.
Prosegue lungo la Strada Provinciale 73, parallela alla Valsugana, e arriva al mondo sotterraneo delle Grotte di Oliero, che rappresentano le più significative sorgenti valchiusane d’Europa. La loro origine risale all’ultima glaciazione: in seguito alla pressione esercitata dai ghiacciai presenti sull’Altopiano di Asiago, la roccia calcarea fu scavata, generando profonde depressioni.
Durante l’estate, nella splendida cornice del Parco Naturale delle Grotte, si svolgono spettacoli teatrali e concerti; all’ingresso delle grotte sorge il Museo Regionale di Speleologia e Carsismo. Un percorso esplorativo guida il visitatore, attraverso mostre e plastici, alla scoperta dell’affascinante mondo sotterraneo.
Tornata in superficie, proseguo sempre lungo la Strada Provinciale 73, passando per Campese, attraverso una serie di piccoli e quieti centri abitati. Nel tardo pomeriggio, quando la luce del sole comincia ad affievolirsi, arrivo a Bassano del Grappa, capitale degli Alpini e teatro dell’ultima adunata nel maggio scorso. Guardo in alto: la cima del Grappa adesso è limpida e libera dalle nubi e posso ripensare la giornata sorseggiando una buona grappa al Museo della Grappa sul Ponte Vecchio.
L’aria è fresca e si sta un gran bene.