Per l’Expo 2015, non solo Stazione Centrale
È stata ripulita in profondità la Galleria delle carrozze, con la luce che proviene dai suoi immensi velari, che diventerà pedonale. La “piastra” commerciale, nel ventre dell’edificio passeggeri, conterrà oltre un centinaio di negozi di pregio.
Sarà restaurata la galleria di testa. Sarà realizzato un grande soppalco in acciaio e cristallo all’arrivo dei treni, spazio di attesa e di ristoro. Saranno valorizzati gli ingressi Est e Ovest, dove nuove, ampie pensiline, ripareranno i passeggeri in arrivo e in partenza. Il Padiglione reale – già completato e già visibile – è un luogo tutt’oggi quasi “segreto”, ma di un pregio inestimabile “anche perché rimasto intatto dagli anni Trenta – sottolinea Acerbo – come nessun altro luogo di Milano. Una testimonianza perfetta”. Saranno poi riqualificate le piazze laterali, 4 novembre e Luigi di Savoia; nel sottosuolo di quest’ultima sarà realizzato un grande parcheggio sotterraneo per il quale il Comune ha già avviato i meccanismi del project financing.
Tutto il complesso dei lavori riguardante l’area della stazione ha come termine indicativo il 2010: saranno già sorte la Città della moda nell’area Garibaldi-Repubblica e i nuovi uffici della Regione in via Melchiorre Gioia.
Un grande brano di trasformazione cittadina, fatto di interventi convergenti verso uno stesso disegno di valorizzazione. E verso l’obiettivo temporale del 2015, anno dell’Esposizione universale.
A nuova vita anche statue, mosaici, stucchi e decori
Le biglietteria saranno spostate nel sottosuolo e assumeranno le caratteristiche di un ceck-in aeroportuale, con un diverso decoro e una migliore relazione con la clientela.. La galleria resterà interdetta alle auto e sarà luogo di mostre e di iniziative che contribuiranno a far vivere la stazione. L’altro “cuore” sarà il centro commerciale. Dell’edificio passeggeri sono in corso di restauro, “con grandissimo rispetto” assicura Acerbo, tutte le parti monumentali e quell’infinita messe di decorazioni – mosaici, statue, bassorilievi, affreschi, pitture, arredi, fontane, vetrate, lampade e lampadari, balaustre e quant’altro – che fanno della stazione una specie di “museo vivo”.
Un grande impegno ha riguardato e riguarda la profonda “pulizia” dalle “devastazioni” (parola di Acerbo) provocate da interventi privi di sensibilità degli anni Cinquanta e Sessanta, quando per passare cavi, realizzare impianti o sistemare negozi non si andò per il sottile, rovinando stucchi, soffitti e decorazioni.
Nel corso di una completa indagine conoscitiva preliminare ai lavori (forse nessuno ha mai conosciuto ogni angolo e ogni interstizio della stazione) sono stati anche scoperti due tunnel sotterranei tra via Sammartini e piazza Luigi di Savoia, perpendicolari rispetto all’asse dei binari, che durante la guerra furono utilizzati come rifugi: ora serviranno per ospitare cavi e impianti tecnologici.
Al restauro e alla riqualificazione della Stazione centrale di Milano lavorano le imprese Rizzani De Eccher (Udine) e Busi Impianti (Bologna). Il progetto è dell’architetto Marco Tamino (Grandi Stazioni).