Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Miniguida delle località “minori” della Spagna/3

Per chi si appresta ad andarvi in auto, informazioni utili, magari da stampare e ritagliare, tenendole in “saccoccia” (versione slang della “tasca” di Mondo). Raccomandazione personale: basta con le descrizioni dei soliti posti. A volte, per ignoranza (intesa come “non conoscenza”) tralasciamo a poca distanza luoghi che avremmo voluto (e dovuto) vedere

Castilla y Leòn, Candelario
Castilla y Leòn, Candelario

Candelario – (Salamanca, Castilla y Leòn)

Una visita aiuta a smentire almeno il luogo comune della Spagna tremendamente “caliente” (credenza che nasce dallo stereotipo delle roventi Tardes de Toros nell’assolato sud). Che da queste parti il freddo invernale picchi, è dimostrato dai festeggiamenti il 2 febbraio (in Italia la Candelora) e da una architettura (tanto legno e pietra) che rende piacevole una sosta: strade ripide, balconate, “batipuertas” (doppie porte contro il freddo) una chiesa del XVI secolo.

 

Carmona – (Siviglia, Andalusia)

Una località tutt’altro che “minore”, da vedere assolutamente e pertanto ricordata solo perché chi percorre la Siviglia-Cordoba non si lasci vincere dalla fretta e proceda a una visita (e per chi deve dormire ci sono poi tre eccellenti strutture). Tanta storia per la posizione strategica dominante la “vega” (pianura) quindi una necropoli della Carmo romana, l’Alcazar de la Puerta de Sevilla, la chiesa Prioral e nel bianco immacolato, palazzi rinascimentali e barocchi.

Andalusia, Carmona
Andalusia, Carmona

Casares – (Malaga, Andalusia)

Sulla strada Malaga-Gibilterra, prima di Manilva, si volta a destra e dopo quindici chilometri appare un bel “pueblo blanco” protetto dall’immancabile castello con annessa chiesa (de la Encarnaciòn). Vicino al mare, ma arroccata nella montagna andalusa, Casares è storia. Prima dei Moros fu romana (secondo leggenda Cesare curò la rogna ai bagni di Hedionda, più a valle) e costituì il quartier generale di don Giovanni d’Austria nella guerra contro i Moriscos. Vale una visita.

 

Castrillo de los Polvazares – (Leòn, Castilla y Leòn)

Sul Camino de Santiago, poco dopo Astorga, a prima vista (nuove “seconde case” di pietra e mattoni, tutto ben disposto e “pulitino”) sembra un posto “turistico”, anzi lo è, per il semplice fatto che nelle feste comandate è meta di visite in gran parte gastronomiche (il “cocido” (bollito), il Bacalao al Ajoarriero, la “cecina” (bresaola). In realtà è un vero “pueblo” dei Maragatos, la potente gente locale che per secoli possedette in Spagna una sorta di monopolio dei trasporti.

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