Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Vallonia: bella e concentrata

Un territorio ricco di particolarità, con una forte presenza italiana. Durbuy, la città più piccola al mondo con il Parco più grande. Spa con le sue sorgenti termali. Tournai con i famosi arazzi e poi la birra, il cioccolato e le patatine fritte

Le Terme di Spa (© OPT - J.P.Remy)
Le Terme di Spa (© OPT – J.P.Remy)

La Vallonia è la regione a sud del Belgio, dove si parla francese. Per scoprire e apprezzare le tante bellezze che offre, il mezzo più adatto è la macchina. Qui le distanze sono minime: da est a ovest (da Liegi a Tournai), sono 180 chilometri. Le autostrade sono gratuite, quasi tutte a tre corsie e illuminate di notte.

Detto questo, in partenza per un itinerario che, lasciata Bruxelles, va verso est in direzione della Germania. Scritta con la “s” minuscola spa, in tutto il mondo è sinonimo di benessere e termalismo.

Con la “S” maiuscola Spa è il nome di una piccola località a una trentina di chilometri da Liegi, acronimo di Salus per aquam, cioè: la salute per mezzo delle acque.

Già i romani si erano accorti delle virtù curative delle spa di Spa ma poi, le alterne vicende della storia avevano steso un velo d’oblio fino a metà del XVI secolo quando il medico (veneziano) del re d’Inghilterra magnificò le virtù di questa località che finì direttamente nel vocabolario inglese con il significato di “sorgente termale” per eccellenza.

Da Spa sono passate tante celebrità, teste coronate, personalità da perderci il conto, specialmente in quell’epoca a cavallo tra il XIX e il XX secolo quando non esistevano ancora molti farmaci e i rimedi naturali erano gli unici a disposizione. Oggi il termalismo non è più solamente clinico e, ai vecchi stabilimenti balneari si sono aggiunti nuovi complessi dove è privilegiato l’aspetto ludico e di benessere generale.

Accanto alla cittadina si trova il famoso circuito automobilistico di Francorchamps, considerato tra i più belli per il suo tracciato ondulato e il paesaggio.

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Acqua, natura e sport

Durbuy, Parc des Topiaires (© OPT - J.P.Remy)
Durbuy, Parc des Topiaires (© OPT – J.P.Remy)

A proposito di paesaggio, Spa è la porta delle Ardenne. Dimenticate i film di guerra, il Generale Patton e i Panzer Tiger tedeschi rombanti. Questo splendido territorio di boschi e colline vicino al confine con Germania e Lussemburgo è un’oasi di natura, il polmone verde del Belgio; tutte le attività che hanno a che fare con la natura e l’aria aperta trovano qui il loro luogo ideale. Kayak e canoa hanno a disposizione numerosi corsi d’acqua, per passeggiare o andare in mountain bike ci sono i boschi. Queste colline e questi boschi nascondono anche paesi e cittadine carichi di fascino.

Durbuy, con i suoi 360 abitanti, è considerata la città più piccola del mondo, grazie a una patente del 1331 che la elevava a quel rango. È un museo all’aria aperta con le sue case antiche in pietra grigia costruita ai piedi della Falize una parete rocciosa. La cittadina offre un’ampia scelta di ristoranti che propongono menù tradizionali a base di “produits du terroir”.

La Comunità Europea l’ha riconosciuta come “Destinazione turistica d’eccellenza” anche grazie al suo unico Parc des Topiaires dove si trovano più di 250 siepi scolpite che ne fanno il più grande del mondo nel suo genere. Dove, a sud, la Vallonia si incunea tra Lussemburgo e Francia, Bouillon ricorda il famoso duca Goffredo, comandante cristiano durante la Prima Crociata. Questa è zona di castelli e monasteri medioevali. Quello di Orval fu fondato dalla celebre Matilde di Canossa, peraltro zia di Goffredo. Forse, però, più che per l’abbazia, Orval è famosa per la sua birra a “fermentazione alta” fabbricata dai monaci trappisti. In tutto sono solo sette le birre autorizzate a portare il marchio esagonale “Authentic Trappist Product”.

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Castelli e fortezze in terra di Vallonia

Dinant, riva del fiume Mosa (© OPT - J.P.Remy)
Dinant, riva del fiume Mosa (© OPT – J.P.Remy)

Risalendo verso nord, entriamo nel cuore della Vallonia in una terra di castelli. Montaigle a Falaën di origine romana, la possente fortezza di Celles-Vêves, la raffinatezza dei giardini settecenteschi di Annevoie con i suoi giochi d’acqua, la fortezza di Spontin, la più antica del Belgio a essere sempre abitata o il castello di Freÿr sur Meuse con i suoi grandi giardini classici e le serre più antiche del Paese. Siamo vicino a Dinant, la città di Adolphe Sax (vi dice niente la parola sassofono?) e degli strumenti musicali patafonici. Alzi la mano chi ne ha mai sentito parlare prima d’ora! Non ne vedo molte.

La “patafonia” è l’arte di produrre suoni dagli oggetti più disparati e il liutaio Max Vandervorst ha avuto l’idea di raccogliere questi strumenti in una collezione per metà scienza dei suoni e metà divertimento. A parte la musica, Dinant è una cittadina molto graziosa e interessante. Innanzitutto per la sua posizione chiusa tra le rive della Mosa e il suo argine sovrastato dalla Cittadella. Il centro storico è una sfilza di casette colorate lungo il fiume dominate dalla grande collegiata gotica di Notre-Dame.

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