Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Paesi Baschi: passioni del palato. Le “Sociedades Gastronomicas”

Non solo chef stellati. La cucina basca vanta un’originale istituzione gastronomia: “club” di soci-amici che invece di panni verdi, carte e fiches sfoderano tovaglie, casseruole e delizie della gola

Comandano gli uomini, ma è aperta a tutti

Paesi Baschi: passioni del palato. Le "Sociedades Gastronomicas"

Così come la donna è la regina del focolare, ma gli eccelsi chef sono in grande maggioranza uomini, parimenti nel caso delle Sociedad Gastronomicas è il maschio a dominare (gira pure voce che alle signore sia financo impedito l’ingresso, ma non è vero, ancorché in passato ci fossero restrizioni alla presenza del gentil sesso). Ecco pertanto, verso il tardo pomeriggio (se si parla di giorni feriali, ma dei locali ogni socio può disporre senza limiti di orario) l’assicuratore o il medico, l’impiegato o il poliziotto, abbandonare la scrivania o l’ambulatorio e correre alla Sociedad, non senza aver fatto la spesa: stasera c’è da ammannire una cena per 10 invitati, parenti, amici e amici di amici. E vai ai fornelli. Come accennato, questa “invenzione gastronomica” basca (e navarra) incuriosisce e intriga anche per i suoi risvolti sociali e di costume (e oggidì, con quel che ormai ovunque costano i ristoranti, pure economici).

Il Calabrese di Pamplona

Paesi Baschi: passioni del palato. Le "Sociedades Gastronomicas"

A Pamplona, il giorno di San Fermìn, vedo alcuni soci della Sociedad Gastronomica Gazteluleku (Gaztelu, castello in basco) affacciarsi da un balcone sulla Plaza del Castillo e salgo a intervistarli. Una mossa saggia e fortunata, perché vengo accolto da Luigi Bellizzi, un ormai navarro un tempo (per l’esattezza ventotto anni) calabrese, sommo dirigente della Sociedad. Invitato, senza… resistenza da parte mia, anzi con ovvia gioia, a unirmi ai “socios” congregati in un “almuerzo” (pranzo) festeggiante il patrono della Navarra (nonché protettore di chi corre con i tori nel famoso Encierro hemingwayano) Luigi mi conta su tante belle chicche sulla sua Sociedad. E commenta pure che oltre agli aspetti economici, sociali e di costume, questa bella istituzione (che da una vita sogno di creare nella noiosa Milano) rinvigorisce pure i rapporti famigliari (mostrandomi i figli al tavolo dei più giovani, diciamo gli Apicius Juniores…).

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(1/9/09)

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