Giovedì 16 Maggio 2024 - Anno XXII

Miniguida delle località “minori” della Spagna/7

Per chi si appresta ad andarvi in auto, informazioni utili, magari da stampare e ritagliare, tenendole in “saccoccia” (versione slang della “tasca” di Mondo). Raccomandazione personale: basta con le descrizioni dei soliti posti. A volte, per ignoranza (intesa come “non conoscenza”) tralasciamo a poca distanza luoghi che avremmo voluto (e dovuto) vedere

Merida
Merida

Morella (Castellòn, Comunidad Valenciana)

Vale la pena una deviazione di una sessantina di km a Vinaròs (tra Barcelona e Valencia) per visitare, su una montagna del Maestrazgo, una delle città più fortificate della Spagna. Un posto così strategico possiede tanta storia, dall’antichità alla Guerra Civile. Con tante cose da vedere: il castello (gran panorama), le mura, la chiesa gotica di Santa Maria la Mayor (XIV secolo) e la romanica di San Nicolàs, il convento di San Francisco e la porticata calle Blasco.

 

Olivenza (Badajoz, Estremadura)

Confina con il Portogallo, una ventina di km a sud di Badajoz, fu portoghese fino a inizio ‘800 e visitandola si osserva una sorta di architettura ‘mista’ (e si ammira l’unico esempio di stile ‘manuelino’ fuori dalla terra lusitana). Da vedere: la cittadella e il castello, l’Hospital de la Caridad, le chiese di Santa Maria de la Magdalena e di Santa Maria del Castello, la Puerta del Calvario. E va gustato il Tècula Mècula, tipicissimo dolce locale di origine arabo giudaica. (1/10/09)

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