Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Norimberga, la città del treno

Norimberga

Nel 1835 fu inaugurata in questa città la prima linea ferroviaria tedesca. L’avvenimento è celebrato con una grande mostra storica nel museo della Ferrovia, il più importante della Germania. Un’occasione in più per visitare una città risorta, sempre bella, dalle terribili ferite belliche

Monumento al primo treno tedesco in Fürtherstraße
Monumento al primo treno tedesco in Fürtherstraße

Novantadue per cento di edifici distrutti dalle bombe Alleate durante la Seconda Guerra Mondiale! Questo poco invidiabile record è toccato a Norimberga, la seconda città della Baviera con oltre 500mila abitanti, che si trova più o meno a metà strada tra Monaco (la capitale del Land) e Francoforte. Nonostante le terribili devastazioni, Norimberga, Nürnberg, come la chiamano loro, è una bella città. Merito di una ricostruzione intelligente che, come un gigantesco puzzle, ha rimesso in piedi pezzo per pezzo i vari monumenti e, nello stesso tempo ha approfittato degli spazi vuoti per renderla moderna ed efficiente.

Il rischio con una simile operazione di restauro era quella di creare una specie di Disneyland, un falso-vero o un vero-falso, come preferite. La bravura degli amministratori fu quella di riuscire a mediare il passato con le prevedibili esigenze di una grande città.

Norimberga città dal passato glorioso
Veduta della città vecchia foto Bertrand Gome tripadvisor
Veduta della città vecchia foto Bertrand Gome tripadvisor

Il passato di Norimberga è particolarmente glorioso. Libera città imperiale, annessa alla Baviera da Napoleone a inizio ‘800, la capitale della Franconia è sempre stata molto ricca, punto di snodo dei traffici commerciali tra Venezia (vi dice niente il “Fondaco de’ Tedeschi”?) e il Nord. Tutto affluiva qui: sale, tessuti, spezie… Non per nulla il famoso Lebküchen, il dolce tipico di Norimberga si prepara con lo zenzero e il famoso piccolo Bratwürst deve il suo gusto particolare alla maggiorana e alla mistura di spezie. Tra l’altro era una delle pochissime città al mondo dove si tenesse mercato ogni giorno tranne la domenica e la grandezza della Marktplatz, testimonia di questo privilegio, La ricchezza significava splendidi edifici, l’importanza politica dell’essere sede del parlamento dell’Impero Germanico significava un potente castello e possenti fortificazioni.

Norimberga La casa di Albrecht Duerer
La casa di Albrecht Duerer

Il suo cittadino più famoso è Albrecht Dürer uno dei grandi nella storia della pittura il che significa una splendida casa tardo-medioevale, oggi museo, e il suo essere stato scelto come luogo simbolo del partito nazista è significato bombe, distruzione e morte. Paradossalmente i bombardamenti hanno distrutto la città lasciando praticamente intatto l’orripilante e inquietante Reichsparteitagsgelände, la grande spianata dove sorge il palazzo dei congressi dell’NSDAP, il partito nazista, quello che si vede sullo sfondo di tutti i documentari dell’epoca. Un luogo architettonicamente cupo e incompiuto che voleva celebrare con manifestazioni di massa la grandezza del Reich che avrebbe dovuto essere “millenario”. Oggi è un centro di documentazione che racconta gli anni tra i più neri della storia tedesca.

LEGGI ANCHE  La maestosità della natura e il ruolo del National Park Service

Commercio e industria
La trecentesca
La trecentesca “Schöne Brunnen” [Fontana bella] sulla Marktplatz

Insomma Norimberga ne ha viste e passate molte. Tra il XVIII e il XX secolo è stata un’importante città industriale, tra le tante produzioni una curiosità: quasi tutte le grandi fabbriche di matite (Faber Castell, Staedtler, Stabilo, marchi che esistono tuttora) sorgevano sulle rive del fiume Pegnitz. Era, quella della grafite, una manifattura che sporcava molto e le altre città tedesche non le volevano, Norimberga, pragmaticamente considerò che dal momento che esistevano già altre fabbriche che sporcavano (a quei tempi non si parlava ancora di inquinamento), una più o una meno facesse poca differenza e intanto avrebbe portato lavoro e ricchezza. Oggi di grandi fabbriche non ce ne sono praticamente più e le acque del Pegnitz sono tornate pulite.

L’economia cittadina si è trasformata in centro di commercio e servizi, tra i quali il turismo è molto importante, favorito dalla facilità degli accessi in treno, aereo e auto e da un ottimo rapporto qualità/prezzo delle strutture (come generalmente in tutta la Germania). Norimberga è il centro principale di un agglomerato urbano di oltre 1.200.000 abitanti che comprende anche Fürth, Erlangen e Schwabach, cittadine rispettivamente a 10, 25 e 21 chilometri che meritano certamente una visita.

Una lunga storia su binari
La ricostruzione della locomotiva "Adler" al Verkhersmuseum
La ricostruzione della locomotiva “Adler” al Verkhersmuseum

A Norimberga, giusto 175 anni fa, si inaugurava la prima linea ferroviaria di Germania, quella che collegava la città, industriale, con Fürth una cittadina dei sobborghi. Un lungo rettilineo in pianura di soli sei chilometri ma percorsi quotidianamente da una quantità impressionante di lavoratori a piedi, carri e carrozze. Insomma un investimento che si rivelò ottimo visto l’enorme successo dell’impresa che fu in grado di dare un guadagno del 20% nei primi due anni di esercizio. L’Adler, questo il nome della sbuffante locomotiva costruita in Inghilterra da Stephenson, e il suo traino inaugurarono così un’epoca storica per la Germania che prosegue fino ai giorni nostri. Di quel momento rimane il ricordo in un monumento in Fürtherstraße, nel luogo da dove partì il primo treno. Non è un caso, allora che proprio a Norimberga ci sia il Verkehrsmuseum, il museo delle DB (le ferrovie tedesche), il più antico, fondato nel 1899 “solo” 64 anni dopo la prima corsa. Il museo ha un approccio duplice, da una parte è rigorosamente storico, ricco di cimeli e documenti sul ruolo della strada ferrata nella vita culturale, civile e militare della Germania, dall’altro dedica un grande spazio ai più giovani, con modellini, simulatori (beh, questo va bene anche per i meno giovani…!), giochi legati al mondo del treno e una grande parte interattiva.

LEGGI ANCHE  Philly, l’americana colta e affascinante

Riflettere sulla ferrovia
Il
Il “Pianeta ferroviario”, la mostra del 175° delle DB

Una storia ferroviaria così lunga e importante meritava una celebrazione con i fiocchi. Fino al 27 febbraio 2011 è aperta presso il Verkehrsmuseum la mostra “Planet Rail” che esplora i principali temi ferroviari dal passato ai giorni nostri in una prospettiva internazionale. Lungo dieci “stazioni”, precedute da un prologo e concluse da un epilogo, si parla di albori, sviluppo, mezzi finanziari, lavoro, violenza, merci, velocità fascino, ambiente e futuro legati alla ferrovia. Nel museo sono esposti anche 25 veicoli d’epoca e, dal 6 al 31 ottobre, otto locomotive storiche provenienti da Regno Unito, Austria, Germania, Svezia, Danimarca e Francia faranno compagnia alla Adler in una splendida parata. Non sarà solo il museo ferroviario a celebrare il 175° anniversaro.

Al Dokumentationszentrum Reichsparteitagsgelände, il Centro di documentazione del partito nazista, fino al 31 ottobre, c’è la mostra “Das Gleis”, [Il binario], che si riferisce al tronchino nel campo di sterminio di Auschwitz, dove arrivavano i treni merci carichi di ebrei destinati a una tragica fine.

Museo dell'industria
Museo dell’industria

Al Museum Industriekultur, il museo dell’industria è aperta fino al 12 dicembre la mostra “Die Strecke der Adler”, [Il percorso dell’Aquila] sull’odierna Fürther Straße, la ex-sede ferroviaria del 1835 e su come il treno sia stato importante per l’industrializzazione di quel quartiere. Oltre all’esposizione, un antico autobus condurrà i visitatori alla scoperta dei luoghi simbolo della via. Norimberga è conosciuta come la capitale mondiale del giocattolo. Lo Spielzeugmuseum, appunto il museo dei giocattoli non poteva non ospitare una mostra sui trenini. “Alle einsteigen! Spielen mit der Eisenbahn” [Tutti a bordo! Giocare con la ferrovia] è il titolo dell’esposizione aperta fino al 10 ottobre che presenta modelli di trenini di latta prodotti dal 1900 al 1960. (14/07/10)

LEGGI ANCHE  Italia e Tunisia, unite dal Mediterraneo

Per informazioni:  www.tourismus.nuernberg.de

Leggi anche:

Sulle tracce dei poeti nel giorno della poesia

SANT’AGATA DE’ GOTI, BORGO DI CHARME E DI BUON VINO

TIHANY LA BELLEZZA SUL “MARE D’UNGHERIA”

Condividi sui social: