Giovedì 9 Maggio 2024 - Anno XXII

Turista termale convertito

Una vera e propria folgorazione sulla via di Damasco o Bertinoro che sia. L’invito a Fratta Terme, in Romagna, e la scoperta del Puro Relax: piscina, sauna, massaggi. E io, da sempre alla larga da docce e check up imposti negli “hotel termali”, eccomi smentito dai fatti

Che abbia inizio il “percorso”

La facciata del Grand Hotel
La facciata del Grand Hotel

E invece, a dimostrazione che le certezze contano come il 2 di briscola ed è sempre meglio farsi sfiorare da quale dubbio, eccomi smentito dai fatti. A tal punto da convertirmi, leggasi abbracciare la fede degli alberghi termali, nel breve spazio di poche ore, una vera e propria folgorazione sulla via di Damasco o Bertinoro che sia. Missionaria, la Manuela Weissteiner, marketing del Fratta Terme, che dandoci il benvenuto a sole tramontato suggerisce allo scriba e all’accompagnante vicino di tomba di farsi un “percorso” (o nome similare, escludo che abbia detto “pista”) laddove si trattò (indossato l’accappatoio, trovato“a gratis” in camera, ne avevo fregato uno identico 50 anni fa allo Sheraton di Londra, ma stavolta ero invitato) di camminare su è giù nell’acqua prima calda poi fredda, poi di andare in una piscina a farsi venire sulle spalle getti d’acqua che sembra faccia bene alla terza cervicale, poi (io, non Paolo che è un pusillanime cacasotto e ha il terrore degli sbalzi caldo/freddo) di farmi una bella Sauna (80° una decina in più e mi sarei sentito come nell’adorata Finlandia) e dato che era lì nella porta a fianco,vai pure col Bagno Turco!

La conclusione: viva le Terme di Romagna!

Getti d'acqua per sciogliere le tensioni muscolari
Getti d’acqua per sciogliere le tensioni muscolari

E la Manuela, dalla seriosa professionalità come se non bastasse il wagneriano cognome, a dirci inoltre che bastava chiedere e ci saremmo pure trovati tra fanghi e creme, unguenti e svariati trattamenti di bellezza (unico problema, la bruttezza del pelosissimo mio accompagnante e vicino di tomba: il solo tentare di farlo diventare non dico bello ma quantomeno presentabile avrebbe comportato il soggiorno di almeno qualche anno). E ci sarebbero stati pure i massaggi (!) ma vai a spiegare a Manuela che siamo gente seria, mica come quel Bertolaso. E il mattino, che goduria! Scendi e giri l’hotel in vestaglia (mica quelle orride brache che nei normali hotel prendi a caso dalla roba sporca e infili per andare a fare colazione eppoi tornare in camera), leggi (beninteso sempre in vestaglia) nella antan hall (più fine dire Lobby) il quotidiano in grazia di dio, eppoi te ne torni a farti un altro “itinerario” (quello della sera prima, piscina, getto della cervicale, Sauna ma non il Paolo, Bagno Turco). Davvero, relax.

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E allora mi sono “turisticamente” chiesto: ma perché sfiancarsi tentando di raggiungere il centro di città puzzolenti, finalmente finire in albergo tra assordanti sirene variè, bidet che ormai non fanno più con lo spruzzo verticale, water della camera di fianco dallo sciacquone che credi sia quello di camera tua?

E un turista in visita in Romagna, in una manciata di minuti va a Forlì e Cesena, in meno di un’ora a Bulàgna (Bologna), Cervia (Zìrvia), Rimini, San Marino, Ravenna.

E al ritorno, tra il verde, si infila la vestaglia e vai! nel percorso (o quel che l’è). Ma mi faccia il piacere! Mi sono convertito. Gli Hoteles Balnearios, e io che credevo che fossero la Saub. (30/12/10)

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