Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Un sogno chiamato America

Tecnitravel cura viaggi negli Stati Uniti dal ’73. Ha iniziato Guido Cassano, tra i primi a proporre la destinazione, in un settore ancora agli albori. Proseguono i figli Andrea e Ilaria e il raggio si allarga a Canada e Alaska

Guido Cassano insieme ai figli Andrea e Ilaria
Guido Cassano insieme ai figli Andrea e Ilaria

Andrea Cassano, lei e sua sorella Ilaria avete raccolto il testimone di vostro padre. Quali sono gli altri servizi offerti dalla società?

Il comun denominatore sono gli Stati Uniti. Oggi però Tecnitravel gestisce anche i visti, i viaggi per gli studenti e la preparazione agli esami di accesso alle università. Qui in sede, a Milano, gestiamo i corsi per il test Toefl, che viene adottato anche da alcune realtà italiane come il Politecnico e che è necessario per essere ammessi alle università straniere. Questa è l’attività di mia competenza.

Ilaria Cassano, lei, invece, di che cosa si occupa in Tecnitravel?

Il mio lavoro è la gestione dell’agenzia. Il cliente si presenta con alcune idee e desideri su un viaggio negli Stati Uniti, noi prepariamo un itinerario che lo soddisfi, gli diamo informazioni aggiuntive e consigli.

Si tratta di viaggi individuali?

Sono coppie, famiglie o gruppi di amici: si muoveranno negli Stati Uniti da soli, con un itinerario che potremmo definire “costruito ma non guidato”. Viaggiano con le prenotazioni dei soggiorni e dei servizi di noleggio auto; sanno, giorno per giorno, dove andare, sereni dal punto di vista organizzativo e, in caso di eventuali problemi, possono contare su un nostro referente sul posto.

Un piccolo eschimese
Un piccolo eschimese

Come è cambiato il mercato, dagli anni Settanta ad oggi?

La tecnologia ha imposto la trasformazione maggiore, ha rovesciato il metodo.

I clienti, oggi, grazie a un personal computer e a Internet, possono essere più informati degli agenti stessi. Questo rende più difficile, per gli operatori, comprendere come si può vivere il mestiere.

L’agente di viaggio deve essere un buon conoscitore delle sue mete?

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Noi abbiamo lavorato e lavoriamo tuttora così. Io proposi l’America dopo averla vista e così anche è accaduto per l’Alaska: ci sono stato, mi è piaciuta, mi sono chiesto come mai la destinazione non fosse presente in Italia e ho cominciato a promuoverla.

Tecnitravel ha scelto di restare su una nicchia di mercato ben definita?

Sì, la specializzazione per gli Stati Uniti è rappresentata da una fascia di clientela d’elite. Abbiamo sempre pensato di proporre vacanze per buongustai, non offerte di basso costo. Il successo del programma “L’America più bella” mi aveva fatto capire che un viaggio ben curato, bello ma anche caro, può funzionare.

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