Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Trekking dopo l’inverno in ufficio

Il manuale dell’escursionista consiglia di iniziare ad allenarsi adesso in vista delle escursioni estive. I consigli per arrivare in forma, recuperare fiato e forza per sostenere percorsi anche lunghi, senza dolori

Trekking dopo l'inverno in ufficio

“Non ce n’è come allenarsi”, recita un detto popolare. Il consiglio, pressapoco adatto a tutti, giunge al momento giusto per pianificare un lungo trekking in montagna per le vacanze estive; in modo particolare, dopo un inverno trascorso in città, un lavoro sedentario, l’abbonamento alla palestra dimenticato. Un paio di mesi prima è l’anticipo ideale, quando non necessario, per un escursionista dal profilo da principiante a medio, che magari si è imbattuto in amici, compagni, fidanzati della categoria “preparatissimi e in forma tutto l’anno”. Con loro, l’escursionista del profilo suddetto ha progettato una settimana di trekking in luoghi meravigliosi, in quota o in alta quota, con percorsi di difficoltà variabile, dalle tre alle sei ore al giorno. Il monito viene per esperienza diretta: fiato, muscoli e articolazioni, per non parlare dello spirito, hanno bisogno di tempo per adattarsi all’impresa.

Training. Consigli per l’uso
Trekking dopo l'inverno in ufficio

I principianti assoluti inizieranno a camminare, su percorsi lunghi, o riesumeranno dalla cantina la bicicletta. Gli obiettivi migliori si raggiungono però con l’attività più bella e più faticosa insieme, la corsa, che va affrontata gradualmente, da un tempo di dieci minuti sino a raggiungere un’ora di allenamento, due o, per i più assidui, tre volte alla settimana. A chi comincia da zero il consiglio più diffuso è correre per pochi minuti, riprendere fiato camminando, tornare a correre. Se però si vuole ottenere fiato sufficiente per la montagna bisognerà poi provare a mantenere un ritmo anche lento, ma costante. Lo scopo non è raggiungere picchi di velocità – e di frequenza cardiaca – per poi sfinirsi, ma migliorare la resistenza sul lungo periodo. Il primo giorno dopo la corsa il principiante sentirà dolorini alle gambe e magari ai glutei: tutto passa, se l’allenamento diviene un’abitudine non ossessiva, ma sistematica. In una parola: pazienza. Superata la soglia della fatica iniziale, torna la voglia di preparare lo zaino per le vacanze.

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Trekking … la regola di Nonna Papera
Trekking dopo l'inverno in ufficio

Gli escursionisti principianti di ogni età devono verificare, prima di sforzi intensi, le loro condizioni generali di salute. Le indicazioni di questo articolo fanno riferimento a camminatori o aspiranti tali in condizioni fisiche buone, per quanto non allenati.

Consigli specifici e personalizzati andranno poi richiesti a guide e accompagnatori delle tante associazioni presenti sul territorio e, nel caso di situazioni particolari, al medico. Gli escursionisti che si avvicinano al trekking in terza età presteranno più attenzione alle condizioni di cuore e pressione, magari con un cardiofrequenzimetro.

Per tutti, vale la regola di Nonna Papera, procedere con moderazione, ma procedere.

Info: www.sicuriinmontagna.it

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