In Inghilterra i “garden-openers”, proprietari di giardini aperti al pubblico, sono preoccupati perché la fioritura anticipata rischia di compromettere la situazione di giugno, ideale periodo di visita. Il fenomeno riguarda 3.700 giardini. In Italia non si raggiungono quei numeri, ma oltre i parchi classici, vere opere d’arte, fioriscono, è il caso di dirlo, iniziative verdi, spesso lanciate da privati. Milano è in cima alla lista.
Durante il Salone del Mobile si è vista la riconversione “green” del quartiere Isola. Ora, sul cavalcavia Bussa, a ridosso della ferrovia, cresce un giardino di erbe spontanee, catalogate e affidate alle cure dei cittadini, con la consulenza di un giardiniere. Uno squallido muro di cemento in Via Pepe è rallegrato da un bosco verticale, installazione del fotografo americano Paul Clemence.
Orticola e altre “avventure” botaniche
Dal 6 al 9 maggio ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro è di scena Orticola, mostra mercato di fiori e piante rare. Quest’anno l’Associazione Orticola di Lombardia punta sugli orti e cerca di sensibilizzare sull’argomento, creandone diversi. Dagli orti fioriti di fronte a Palazzo Dugnani al Kolonilott, ispirato agli orti-giardini svedesi, con piccola stuga nel mezzo, all’Orto della Fede nel giardino della Chiesa Protestante di via De Marchi. Realizzato e curato da volontari e dai ragazzi delle scuole svizzera e tedesca; apre il 5 maggio.
Si svolge invece il 10 maggio in un’abitazione privata, a due passi dal Cenacolo Vinciano, “Me & my plant”, una green experience per scoprire i benefici delle piante. In primo piano dieci specie dal Ficus all’Hibiscus, dall’Hedera alla Gardenia, per capire quali di queste è la più adatta a ciascuno di noi.
(05/05/2011)
