Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Viaggi d’affari, timida ripresa

Il turismo business ha reagito all’anno “nero” del 2009 con un rialzo del numero dei viaggiatori e degli importi di spesa verso l’Italia. Nord America ed Estremo Oriente sono sempre le aree più attraenti per gli uomini d’affari che in Europa scelgono Parigi, in Italia Roma

Viaggi d'affari, timida ripresa

Alla fine del 2010 i viaggi d’affari sono cresciuti del 6% per numero e del 5,8% per importi di spesa. L’andamento di questo particolare segmento è stato registrato dalla Business Travel Survey, indagine periodica condotta su circa 700 aziende clienti da Uvet American Express. Il primo bimestre di quest’anno conferma il trend positivo senza però raggiungere i livelli del primo semestre 2008 quando stava per iniziare la crisi.

La Business Travel Survey ha rilevato un incremento del numero di viaggiatori (circa 13 milioni nel 2010) per motivi d’affari verso l’Italia, anche se la spesa (circa 5,8 mld di euro) è rimasta stabile tra il 2009 e il 2010.

La ricerca si è estesa anche alle destinazioni internazionali. Tra quelle più scelte dai viaggiatori d’affari figurano il Nord America che rappresenta circa un terzo della quota di mercato e l’Estremo Oriente con il 24,1% della spesa. La meta più frequentata è tornata a essere New York (4,5% dei voli totali), seguita da Dubai in crescita (4,4% dei voli totali). Rispetto al secondo semestre del 2009 Shangai (3,8%) ha scalzato Pechino (3,1%) come destinazione preferita per i viaggi d’affari nella Repubblica Popolare Cinese. Stabile Hong Kong (2,5%) raggiunta da San Paolo (2,5%).

Le città dei manager

Roma, prima scelta dei manager in Italia
Roma, prima scelta dei manager in Italia

Restando in Europa, Francia e Germania restano le principali destinazioni, anche se si è regitrata una minore frequenza rispetto a mete come Regno Unito e Russia. La principale destinazione europea rimane Parigi con quasi l’11% del totale dei viaggi d’affari effettuati. Londra conquista una quota del 7,8%; Bruxelles (5,6%) e Francoforte (3,5%) perdono terreno, mentre Madrid (4,7% dei voli totali) e Monaco (4%) conquistano passeggeri. Prezzi più alti per gli alberghi nelle principali città europee ad eccezione di Madrid (116 per notte), dove sono calati per effetto della crisi. In Italia le mete principali degli uomini d’affari sono Roma (40,3% dei biglietti aerei totali) e Milano (28,5%) che assorbono il 70% del mercato totale. Più vivace fra gli altri scali nazionali Napoli Capodichino, in progressione di circa mezzo punto percentuale (4,5%).

LEGGI ANCHE  Il lungo tunnel sotto il Bosforo

“Seguendo una dinamica tipica dei periodi post-crisi – spiega Enrico Ruffilli amministratore delegato di Uvet Amex – le imprese italiane del settore manifatturiero hanno ripreso a muoversi prima di quelle del terziario. Molte aziende hanno affrontato le conseguenze negative della crisi, ottimizzando le spese per i viaggi d’affari attraverso travel policy più attente al risparmio e  condizioni di fornitura più favorevoli grazie al supporto delle travel management company”. (13/05/2011)

Condividi sui social: