Venerdì 17 Maggio 2024 - Anno XXII

La stazione di Montana

Se siete a Crans-Montana, tra una sciata e l’altra, andate a visitare il museo dei trenini. Un’esposizione non gigantesca ma bella, frutto dell’amore e degli sforzi di due collezionisti normali

Un pezzo da collezione
Un pezzo da collezione

Quando pensiamo all’amore ci vengono in mente scene romantiche alla Romeo e Giulietta o gli sguardi tra madre e figlio, pochi l’assocerebbero ai treni, eppure è esattamente quello che succede a Crans Montana, famosa località sciistica nel Vallese svizzero. Jean-Pierre Rouvinez, un droghiere della località alpina è sempre stato un grande appassionato di trenini elettrici e, negli anni si è creato una collezione di oltre mille pezzi. Dall’incontro con Gérard Ney, un altro innamorato delle strade ferrate in miniatura e grande collezionista nacque nell’autunno del 2002 l’idea di creare la Fondazione Svizzera dei Treni in Miniatura per gestire un museo da realizzare a Crans Montana. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i Franchi Svizzeri. Una simile iniziativa è piuttosto costosa perché se di pezzi da esporre ce ne erano a volontà gratuitamente, tutto il resto: locali, teche, gestione, costano parecchio. Per fortuna qualche aiuto è arrivato dal Comune, dal Casinò di Crans-Montana e perfino dalla lotteria di stato del Vallese e così, dal 2006 il sogno è diventato realtà e il museo si trova in un locale di 600 metri quadrati su due piani nel centro di Montana.

Gioielli di precisione

Alla locomotiva Pacific 231 il compositore svizzero Honegger ha dedicato un brano
Alla locomotiva Pacific 231 il compositore svizzero Honegger ha dedicato un brano

Ovviamente, visto il nome, la collezione si basa soprattutto sulle ferrovie svizzere con oltre 1.300 modelli esposti: 300 locomotive, automotrici e treni ad alta velocità; 600 vetture passeggeri e 400 vagoni merci di tutte le marche e tutte le epoche. Il museo è importante, soprattutto perché non si limita a mostrare l’evoluzione della ferrovia elvetica ma è un museo della storia del treno giocattolo, con pezzi rarissimi che risalgono al 1875. Si rimane stupiti di fronte alla varietà di misure, scale, fogge differenti. Si passa dall’antica “rappresentazione” del treno, con modelli di fantasia, costruiti in latta e magari con funzionamento a molla, alle riproduzioni modellistiche del giorno d’oggi, praticamente perfette in ogni dettaglio. Per esempio capolavori in scala N, (la più piccola) realizzati a mano in lamierino d’ottone dove, in cinque centimetri, sono riprodotti in ogni dettaglio e funzionanti tutti i biellismi di una locomotiva a vapore.

LEGGI ANCHE  Scrutare le montagne con il laser scanner

(15/12/2011)

 

Info: www.trains-miniatures.ch

Condividi sui social: