Martedì 3 Dicembre 2024 - Anno XXII

Dove la pallaovale è di casa

Sabato 10 marzo l’Italia del rugby sfiderà i Dragoni gallesi a casa loro per il Torneo delle VI Nazioni. In una città e uno stadio dove la passione è alle stelle

Il Millenium Stadium contiene 80.000 spettatori. Quasi un terzo della popolazione di Cardiff
Il Millenium Stadium contiene 80.000 spettatori. Quasi un terzo della popolazione di Cardiff

Cardiff è una capitale. Da quando nel 1955 la Regina Elisabetta II la insignì dello status gli abitanti, che ci tengono moltissimo, fanno sforzi continui per abbellire e modernizzare una città che, in fondo, è abbastanza piccola pur se insospettabilmente affascinante. In qualsiasi città del mondo il punto centrale è una chiesa, un luogo sacro, una fortezza… A Cardiff no. Il vero fulcro cittadino è il Millenium Stadium, costruito nel 1999 in occasione dei mondiali di rugby che in Galles è più che uno sport, una vera e propria “religione”. È possibile effettuare una visita guidata negli spogliatoi, dove si è accolti dalle sagome in grandezza naturale dei “Dragons”, i rugbysti con la maglia rossa della nazionale; si percorre poi il tunnel fino a raggiungere il terreno di gioco dove ci accoglie un colpo d’occhio emozionante per le arditezze architettoniche della struttura, le cui gradinate si elevano quasi verticali, sopra il terreno di gioco. La visita prosegue poi alle tribune d’onore nelle quali campeggia una copia della Coppa del Mondo di Rugby, a disposizione di chi desidera farsi fotografare, abbracciando quello che i gallesi considerano un sogno. Purtroppo, in occasione delle partite la visita non è ammessa ma ci si può consolare con un salto nell’adiacente Arm’s Park, il vecchio stadio dove gioca la squadra locale, per bere una (o più facilmente più) pinta/e nella clubhouse in compagnia di altri appassionati di rugby.

Un Castello originale

Il
Il “Keep” nel Castello di Cardiff

Se lo stadio è veramente il cuore della città, al punto che durante le partite importanti la zona viene chiusa al traffico (poco male, perché si può girare tranquillamente a piedi) l’altra attrazione importante, a poche centinaia di metri dal Millenium Stadium, è il Castello, che vanta origini romane, in seguito rimaneggiato, ricostruito, di nuovo distrutto e così via. Insomma, in duemila anni di storia ne ha viste di tutti i colori. È rimasta la classica forma quadrata del “castrum” romano, ma all’interno spicca solitario, in un grande prato, il Keep, la fortezza normanna. Se si hanno buone gambe per salire le ripidissime scale, dalla sommità si gode una bella vista sulla città e sul Bute Park. All’interno delle mura è poi d’obbligo la visita al castello, una lucida follia che ha coinvolto l’architetto, William Burges e il suo committente, il marchese John Bute, discendente della famiglia più ricca e importante di Cardiff. Non è possibile descrivere a parole lo splendore di questa residenza. Ogni locale è differente dall’altro, ognuno ispirato ad un tema particolare: l’antichità, il medio oriente, la storia locale, tutto realizzato con materiali preziosi e senza badare a spese. Una visita al Bute Castle rappresenta all’inizio un grande piacere per i sensi, anche se alla fine se ne esce un po’ storditi.

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La “Nuova Cardiff

Una veduta di Cardiff Bay
Una veduta di Cardiff Bay

Di fronte al castello, a breve distanza, ci si inoltra nella zona commerciale di Cardiff, zeppa di negozi, grandi magazzini. Alla sera, tra locali di divertimento e ristoranti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se invece, uscendo dal castello, si svolta a sinistra seguendo le mura, poco dopo si intravedono le bianche sagome di tre edifici. Il primo è il Palazzo di Giustizia, il secondo il Municipio mentre il terzo è la sede dell’interessantissimo National Museum & Gallery (ingresso gratuito) che raccoglie cimeli e documenti della storia gallese e presenta inoltre una buona collezione di pittura francese dell’Ottocento. Fino all’avvento dell’era del petrolio come fonte energetica, era il carbone a muovere il mondo, e Cardiff “muoveva” il carbone come primo porto carbonifero della Terra. Tutto cambia. Alla fine della seconda Guerra Mondiale le grandi gru di Cardiff Bay, si fermarono una alla volta. Declino progressivo e grande crisi sociale. Ma una volta toccato il fondo, proprio da questa zona, la più degradata, è partita la riscossa di Cardiff. Oggi Cardiff Bay ospita i migliori alberghi del Galles, il Parlamento Nazionale gallese, un lungomare che è un susseguirsi di ristoranti alla moda e di locali magari dove vedere il rugby in diretta, oltre al Techniquest, il museo interattivo della scienza e il planetario. Dove un tempo dominavano le altissime maree, oggi è stato costruito un ardito sistema di sbarramenti che mantengono la baia sempre piena d’acqua. Il Cardiff Bay Visitor’s Centre, infine, consente di conoscere in maniera approfondita la storia emblematica di questa zona, un tempo triste e mal frequentata.

 

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Info: www.visitwales.co.uk; visitwales.italy@aviareps.com

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