Domenica 28 Aprile 2024 - Anno XXII

Vacanze “all inclusive”, l’insidia è dietro l’angolo

Dove andare? Come andarci? Mille offerte dalla rete e dai superatissimi “dépliants”. Ma quando poi si arriva, ecco le solite brutte sorprese di insopportabili smargiassate e di meschine figure. Da parte di chi ha molti soldi e di chi ne ha pochi

Vacanze "all inclusive", l'insidia è dietro l'angolo

Vagando negli abissi del web, ma anche guardando gli antiestetici foglietti appiccicati nelle vetrine delle agenzie viaggi (piacerebbe conoscere il nome del grafico che riesce a mettere insieme delle paginette tanto tristarelle che uno rivaluta l’ipotesi di passare le vacanze prendendo la tintarella sul balcone e rinfrescandosi le ascelle nel lavandino della cucina), si trovano le proposte ‘all inclusive’ con albergo quattro stelle e volo di linea che vengono via a poco. In questi casi all’albergo le famose quattro stelle o gliele hanno attribuite all’epoca di Mazzini, in occasione di una visita del quale venne effettuata l’ultima pulizia sotto il letto, oppure si trova di fianco alla pista d’atterraggio dell’aeroporto, sito a una cinquantina di chilometri dal centro della meta prescelta. I bambini non pagano niente, ma dormono nella vasca da bagno o alternativamente in piedi nella doccia come i polli.

In convento, se si può…

Soggiorno in convento
Soggiorno in convento

Sarebbe bello poter dire che la crisi forse potrebbe farci riscoprire quelle due sante virtù perdute che sono la modestia e l’umiltà. Ma così non sarà, purtroppo. Chi è impoverito diventerà più cattivo negli unici due giorni al mare che potrà permettersi, mentre chi può permettersi di scialare lo farà notare ancora di più. Tra i facoltosi e i pezzenti anche la prossima estate risplenderà come sempre la pelosa cafoneria, che, a differenza dei soldi, non manca mai. Viene quasi voglia di ritrovare se stessi, sperando che alla fine ci sia qualcosa di interessante in tale ritrovamento. Che fare? Tanto per cominciare cercare una cella in un monastero (con frati veri, non trasformato in albergo di lusso) che pratichi prezzi modici. Non è una bella idea?

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(09/04/2012)

Pagare e straparlare

Animazione turistica
Animazione turistica

Il villaggio vacanze di solito è una buona soluzione, soprattutto se non si va in alta stagione. Purtroppo c’è l’animazione e ancora adesso non ho superato l’imbarazzo provato in un’isola greca quando tutte le mattine noi tapini eravamo costretti a sentire gruppi di vacanzieri che cantavano a squarciagola l’inno del villaggio turistico, abbozzando il balletto ufficiale. Scene difficili da dimenticare e tanta solidarietà per gli animatori, costretti, per portare a casa il pane, ad assecondare creature incapaci di animarsi da sole. Ma il momento più basso della mia vita da turista di settimana “all inclusive” l’ho vissuto alla settimana bianca in Trentino, quando ho sentito con le mie orecchie risuonare in sala la frase “Io pago quindi pretendo”, rivolta a un povero cameriere reo di non aver fatto abbastanza riverenze e inchini a una signora di scarsissima signorilità. In realtà la frase più corretta da utilizzare sarebbe “Io pretendo quindi pago”, ovvero “Visto che sono antipatico come la morte, allora perché non trovo i soldi per andare in un posto davvero caro e non in queste soluzioni per finti ricchi?”

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