Nuova Bavisela un progetto condiviso e sinergico
Un progetto portato avanti con orgoglio ed entusiasmo da Fabio Carini, presidente del comitato organizzatore della Nuova Bavisela, che, attorno all’evento, ha costruito un pacchetto d’iniziative capace di fare indotto e turismo. E i risultati stanno dando ragione alla nuova formula. In questo primo week-end di maggio a Trieste sono attesi 11 mila atleti da tutta Europa, con punte di partecipazione da Austria, Slovenia e Stati Uniti. E c’è tutto in questa settimana di sport e turismo, a conferma di un gemellaggio che può dare tanto alla “popolarità” di una città. Non è stata un’impresa facile perché i budget organizzativi hanno dovuto fare i conti con i tagli economici. Ma anche questo è un merito degli organizzatori che sono riusciti ugualmente ad allestire un Villaggio Bavisela, posizionato di fronte a piazza Unità d’Italia, il luogo storico per incontri ed eventi. Hanno lavorato tutti insieme, organizzazione, sponsor e istituzioni, in questo progetto che è un esempio concreto di sinergia e di condivisione.
Fare sport promuovendo turismo e territorio
Lo ha spiegato bene Federica Seganti, assessore regionale alle Attività Produttive, sottolineando come la Bavisela è “anzitutto una festa in cui la città è coinvolta al cento per cento, ma è anche un modo per raggiungere tre importanti obiettivi: promuovere il territorio, fare incoming e sostenere lo sport”. E promuovere il territorio significa proprio esaltarne le sue bellezze e peculiarità. Non a caso, per esempio, i concerti che precederanno la giornata di gare saranno tutti affidati a band locali. Una miscela vincente, che regge perché Trieste ha tanto da offrire, sotto il profilo artistico, storico ed enogastronomico: e anche questo spiega l’altissima presenza di stranieri. In una domenica una e tante maratone, per dirla alla Pirandello. Quella agonistica, sulla carta la più importante, è stata valorizzata anche dalla reintroduzione del montepremi che quest’anno sarà di 10 mila euro.