Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

In viaggio con i Rumba De Mar

Per viaggiare in tutti i Sud del Mondo non serve una valigia grande, ma un grande album come “Al crocevia della musica”, l’ultimo disco di Alberto Laurenti, fondatore e voce dei “Rumba De Mar”

Franco Califano
Franco Califano

Che ricordi hai di Istanbul?

Bellissimi. Ci sono stato almeno 10 volte. E l’ho sempre vissuta come uno del posto, mai da turista.

 

Al crocevia della musica è una rumba gitana, Arriva il giorno una rumba cubana, Asilah una rumba molto spinta, L’amore è fragile una rumba francese. In poche parole non c’è traccia in cui non ci sia un po’ di rumba. Da cosa nasce questo tua passione?

La rumba è un tempo zingaro che ha acquistato caratteristiche diverse a seconda della sua zona di provenienza. Suonarla è di fatto come suonare tutto. Del resto quando scelsi Rumba de Mar come nome per la band c’era il mio intento di far conoscere tutte le rumbe delle città bagnate dal mare.

 

Al crocevia della musica è comunque un disco per tutti?

Sì, per tutti perché l’album contiene quasi tutte canzoni d’amore collocate al centro del Mediterraneo. Un disco world, suonato in libertà assoluta.

 

C’è un brano a cui sei particolarmente legato?

E’ sicuramente Asilah. Un brano strumentale che ho composto sull’aereo dopo un lungo viaggio in Marocco, già proposto nella compilation Buddha Bar e che ripropongo anche in questo album con i Rumba de Mar, insieme ad un’orchestra d’archi. Ci sono particolarmente affezionato perché scopro ogni giorno quanto sia usato anche nel mondo arabo, proprio come se fosse un loro pezzo tradizionale. Insomma una grande soddisfazione per me.

Alberto Laurenti
Alberto Laurenti

Il titolo di questo articolo ce l’ha suggerito lo stesso Alberto Laurenti che raggiunto al cellulare, mentre in nave dalla Sardegna faceva ritorno a Roma, insieme ai Rumba de Mar di cui lui è voce e fondatore, parlando del suo nuovo album Al crocevia della musica non ha mancato di ribadire più volte quanto questo disco sia un vero e proprio viaggio musicale. Le dieci tracce racchiudono, infatti, sonorità e strumenti di tutta l’area mediterranea, dai Balcani al Marocco. Un album poi che è una vera dichiarazione d’amore per la rumba, quella gitana e magrebina, fino a quella nata dall’incontro dei neri d’Africa con il mondo latino. Il liuto arabo, la chitarra portoghese, le chitarre flamenche, duduk e flauti arabi, insieme alle percussioni di tutto il mondo rendono poi queste canzoni un vero viaggio in tutti i Sud del mondo.
Ma facciamocelo raccontare dallo Alberto Laurenti, apprezzato autore con oltre un milione di copie vendute in tutto il mondo nonché arrangiatore e produttore artistico di artisti come Tiromancino, Renato Zero, Franco Califano (con lui ha composto le musiche di circa 40 canzoni), Gabriella Ferri, Nino D’Angelo e Roberto Murolo.

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Come nasce Al crocevia della musica?

Premetto che il titolo è una citazione di una frase pronunciata qualche tempo fa da Goran Bregovich che alla domanda cosa fosse per lui Istanbul da un punto di vista musicale rispose: “Il crocevia della musica tra Oriente ed Occidente”. Una frase di cui m’innamorai subito ed è stata l’apri pista di un album senza frontiere, frutto di un grande lavoro, durato due anni, che vuole essere un viaggio fisico e mentale, oltre che musicale. Questo disco che si rifà a tutto il bacino mediterraneo, c’è anche un po’ di Napoli. Da appassionato quale sono di strumenti musicali arabi, quest’album non poteva che essere tutto di musica suonata.

La cover dell'album
La cover dell’album “Al crocevia della musica”

Progetti per lanciare l’album?

Di fatto con i Rumba de Mar siamo sempre in giro. A settembre però porteremo i brani dell’album dal vivo.

 

Che ricordi hai degli anni al Billionaire di Flavio Briatore?

Sono stati anni meravigliosi. È lì che è nato tutto. Dal 2000 al 2003 al Billionaire di Porto Cervo passava tutta la mondanità internazionale a cui noi abbiamo proposto un repertorio internazionale, in chiave zingara. Sono stati tre anni meravigliosi grazie ai quali è nato anche quest’album.

 

Qualche ricordo particolare?

Quando Philips Collins ha chiesto di suonare la batteria con noi e andò avanti per un’ora intera o quando Zucchero Fornaciari era curioso di ascoltare Diamante e Diavolo in me in chiave gitana. Una grande emozione.


Ti vedremo al Festival di San Remo?

Quest’anno mi piacerebbe partecipare non nelle vesti di direttore d’orchestra (Alberto Laurenti ha diretto due volte l’orchestra al Festival di San Remo, ndr), ma come concorrente insieme ai Rumba De Mar. La vedo però un po’ difficile. Per una questione anagrafica non rientriamo nelle nuove proposte e al tempo stesso non siamo ancora dei veri Big. Ma non si sa mai.

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Prima di salutarci Alberto Laurenti ci tiene a dare un consiglio a tutti i nostri lettori internettiani: “Non comprate la musica a scatola chiusa. Prima di decidere che album acquistare sfruttate la possibilità di ascoltate online le anteprime degli album. Solo in questo modo saprete di aver fatto la scelta giusta”. Se lo dice lui c’è da crederci. (23/08/2012)

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