Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Nel 2013 si viaggerà per sport, cultura e sapori

Quest’anno l’Italia si conferma la meta più richiesta ai tour operator internazionali. Nel 2013 la domanda di viaggi organizzati nel mondo punta su alcuni prodotti chiave: sport, fede, enogastronomia, spettacoli musicali, turismo responsabile

Sapore di mare con vista sui faraglioni di Capri
Sapore di mare con vista sui faraglioni di Capri

 

Stabilità è l’elemento che caratterizza nel 2012 l’andamento della domanda di viaggi organizzati a livello mondiale, nonostante la crisi economica che non ha risparmiato alcun settore produttivo. Secondo una recente indagine dell’Istituto nazionale delle ricerche turistiche, circa la metà dei tour operator internazionali (il 48,4%), infatti, indica “stabile” per quest’anno la domanda di viaggi organizzati nel mondo e in Italia. Proprio il nostro Paese si conferma la destinazione più richiesta da parte della clientela ai grandi buyers internazionali (82,6%) seguita da Francia (58,5%) e Spagna (53,3%). I risultati di vendita registrano tuttavia una contrazione passando dal 31,2% del 2011 al 26,8% del 2012, una diminuzione dovuta da un lato all’andamento dell’economia a livello globale, dall’altro alle nuove modalità di vendita e di acquisto dei viaggi. 

La motivazione di viaggio legata a sport, fede, gastronomia

Un'impegnativa corsa in mountain bike
Un’impegnativa corsa in mountain bike

Le previsioni di commercializzazione dei singoli prodotti permettono di rilevare indicazioni su alcuni mercati, in particolare: le enormi potenzialità del prodotto sportivo indicato in aumento dal 40% dei grossisti dell’intermediazione europei seguito dalla domanda di viaggi legati agli eventi culturali (31,4%), dalla montagna estiva (25%), dal turismo religioso (25%), dall’enogastronomia (24,4%); anche sul mercato del turismo organizzato statunitense gli operatori prevedono un aumento della domanda dei viaggi legati al turismo sportivo (50%) inclusi gli eventi. Si prevede un aumento anche del turismo legato agli eventi religiosi (66,7%), al turismo responsabile (50%), all’enogastronomia (28,6%) e agli eventi musicali (25%). Sul mercato indiano si segnalano previsioni di crescita per la domanda di turismo sportivo e legato agli eventi musicali (da parte di tutti gli operatori), in aumento anche la richiesta di eventi culturali (63,6%), charter (60%) meeting (57,1%), degli eventi sportivi (50%) delle città d’arte (56%) e del mare (51,6%).

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(05/09/2012)

Il Bel Paese dell’arte e delle località balneari

I mosaici di Piazza Armerina in Sicilia
I mosaici di Piazza Armerina in Sicilia

A fare eccezione sui mercati europei, in controtendenza rispetto all’andamento generale, sono le vendite nei Paesi Scandinavi che aumentano passando dal 28,5% al 39,7% nel 2012. Tra i prodotti commercializzati per l’Italia al primo posto figurano le destinazioni di interesse storico artistico e le località balneari. A seguire gli itinerari (che sul mercato australiano e brasiliano rappresentano il principale prodotto commercializzato) i laghi (17,7%), la montagna (16,3%), i siti archeologici (13,8%) e gli eventi culturali (11%). Se gli operatori europei seguono il trend generale con le città d’arte e il mare in testa, venduti rispettivamente dal 62,5% e dal 46,5% degli operatori, sul mercato statunitense dopo le città d’arte (79,2%) incide notevolmente il prodotto legato all’enogastronomia venduto dal 41,7% dei tour operator anche più del mare (40,3%), degli itinerari (40,3%) e dei laghi (37,5%).

Positive le previsioni per il prossimo anno, anche per il 2013 gli operatori indicano stabile la domanda di viaggi organizzati in Italia (64,6%) il 26,1% prevede una crescita e solo il 9,3% segnala una possibile diminuzione. Saldo il mercato statunitense con il 70,8% degli operatori che indica stabile l’andamento dei viaggi organizzati verso l’Italia, e positive le previsioni sul mercato argentino: il 60% dei tour operator prevede un aumento della domanda di viaggi organizzati verso il Bel Paese, così come il 53,2% degli operatori indiani e il 50% dei cinesi.

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