Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Chennai, orgoglio del Tamil Nadu

È descritta come la “regina” del Coromandel, la favolosa costa del golfo del Bengala visitata in passato da Romani, Greci, Arabi, Cinesi. Città colta e cosmopolita, Chennai; ricca di verde, permeata di profonda religiosità

Templi e Monumenti di Chennai

Il  Kapaleeshwarar Temple di Mylapore
Il Kapaleeshwarar Temple di Mylapore

Gli edifici più antichi della città risalgono al settimo e all’ottavo secolo d.C.; sono il Kapaleeshwarar Temple di Mylapore (dedicato a Shiva) e il Parthasarathy Temple di Triplicane (dedicato a Visnù) entrambi di architettura Dravidica. Sia Mylapore che Triplicane erano borghi antecedenti la nascita di Chennai. L’architettura dravidica comprende vari stili, quali il Pallava, il Cholas e l’architettura Agraharam, che consiste di semplici grezze abitazioni costruite attorno a un tempio, ancora visibili in queste due aree, oggi urbane. Dopo Kolkata (Calcutta) Chennai possiede il maggior numero di edifici storici del paese. Con l’avvento della dinastia Moghul (attiva dal 1526 al 1757) e successivamente dei Britannici, gli stili architettonici della città si sono arricchiti e in un certo senso mescolati: influenze Hindu, Islamiche e Gotiche hanno dato vita ad un distinto stile Indo-Saraceno, impiegato, così come il Neo- Classico, per la costruzione di svariati edifici pubblici: banche, sedi commerciali, ferroviarie, sedi editoriali e istituti scolastici. Il Chepauk Palace è considerato come il primo edificio in stile indo-saraceno costruito in India. Molti altri edifici dell’era coloniale sono stati progettati secondo questo stile, tra gli altri il famoso Fort St. George, del 1640. I migliori esempi di questo stile comprendono: l’alta Corte di Giustizia edificata nel 1892, la sede delle Ferrovie Meridionali, il palazzo Ripon, il museo Governativo, l’Università di Madras, l’Amir Mahal, il palazzo del Bharat Insurance (India Assicurazioni), la Victoria Public Hall e il College of Engineering.

Nella zona dei mille Templi

Il Tempio sulla spiaggia, lo
Il Tempio sulla spiaggia, lo “Shore Temple”

A sud di Chennai, a una settantina di chilometri, vi sono due centri (Kanchipuram all’interno della costa e Mamallapuram sull’oceano indiano) che raccolgono un gran numero di edifici religiosi, esempi dell’architettura Pallava, molto frequentati dai fedeli e iscritti nella lista del Patrimonio Unesco.

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A Kanchipuram (città d’oro) è di particolare interesse il tempio di Kailasanathar, piccolo, grazioso e il più antico in stile Pallava. In India, all’ingresso di ogni tempio si tolgono le scarpe, si passa fra i colonnati che contornano la piscina centrale. In molte piscine è talvolta presente un tempietto centrale e l’acqua è ricoperta di fiori di loto. Sotto i colonnati una gran folla di fedeli; moltissime le donne.

Tutti “vivono” il tempio nel più naturale dei modi. C’è chi si lava nelle acque sacre e chi fa toeletta; c’è chi sparpaglia sulle pietre consumate dai passi dei secoli le ciotole che contengono il riso e pilucca qua e là, mentre dà di voce ai figli perché non combinino guai. Ci sono giovani mogli che seguono a qualche passo di distanza l’incedere imperioso dei mariti e nel tragitto si raccolgono in preghiera al cospetto di una statua, di un altare, di una teca. Le statue, i sancta sanctorum – nei quali chi non è indù non può entrare – traboccano di ghirlande di fiori. Così avviene, negli oltre quaranta grandi templi di Kanchipuram, così le cerimonie religiose si dispiegano anche nel tempio in faccia al mare di Mamallapuram. Lo “Shore Temple” (il tempio sulla spiaggia) è stato costruito a ridosso di alcuni scogli che separano due spiagge tanto vaste da sembrare deserti in miniatura. I fedeli, numerosissimi anche qui, dedicano un po’ di tempo alle preghiere nel tempio e concludono il pellegrinaggio recandosi al mare e facendo acquisti di oggetti religiosi e mercanzie varie nelle numerose bancarelle ai lati delle strada e nei chioschetti della frutta.

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Le due famose località religiose possono davvero apparire come due preziosi gioielli pendenti da Chennai, la città più a nord, che li protegge e conserva.

(07/01/2013)

 

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