Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

L’elogio della pianura

Montagna

Probabilmente ci faremo nemici tutti i soci del CAI e simili, che amano la montagna, ma come non dare spazio al punto di vista di questo nostro lettore?

Montagna

Il nostro lettore Fabrizio Frigerio, ci ha inviato questo simpatico testo per quanti si apprestano ad andare in montagna. Come scrive lui, che fa un elogio alla pianura, dice: la montagna non è pianeggiante e si fa fatica, gli indigeni se avessero del sale in zucca dovrebbero cavarne pietra a partire dalla vetta fino ad ottenere una bella e funzionale pianura. In tal modo un punto A e il punto B sarebbero logicamente raggiungibili in linea retta e non dopo chilometri di tornanti e saliscendi.
Ovunque ti avventuri (ammesso di trovare un posto accessibile non troppo inclinato) in estate trovi le vipere, le volpi, le mucche e altri animali troppo grossi e desueti. In inverno quella roba bianca e fredda e pensi subito alla ritirata sul Don o alla battaglia degli altipiani di Asiago vista in “Uomini Contro“.

Montagna

Se pensi di aver trovato roba che si mangia gratis, tipo bacche e funghi, o si nascondono le citate bestie immonde nelle immediate vicinanze oppure sono imitazioni cinesi di roba commestibile e ti stai avvicinando a una intossicazione alimentare o all’incontro col tuo spirito guida (generalmente il porcellino d’india o il pesce rosso). Un locale coglierebbe la differenza tra essi e quelli buoni, infatti un locale ha colto quelli buoni e ignorato gli altri affinché tu li trovassi. Se sopporti stoicamente la poca razionalità del percorso, l’aria buona (modo educato di dire che fa sempre freddo) e non temi le bestie più grosse di un gatto puoi raggiungere delle casette di legno dove si mangia bene (ma l’entità di cibo e bevande ingerite moltiplica esponenzialmente la durata e la difficoltà del ritorno). Scegli comunque le casette non troppo distanti dalla strada, se ti inoltri troppo al ritorno verrai circondato dalle mucche.

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