La botticella di liquore, fantasia disneyana

Il mito di questo cane nasce all’inizio dell’800 con il leggendario Barry che nel corso della sua “carriera” salvò più di quaranta persone. Alla sua morte, nel 1814, fu imbalsamato ed è conservato al Museo di Storia Naturale di Berna. A lui fu dedicato un film da Walt Disney, in quella occasione comparve la famosa botticella di liquore appesa al collo. Un falso storico perché i cani non sopportano l’impiccio. Per onorare la sua memoria, il più bel esemplare maschio del canile porta il nome di Barry. Curiosamente, fino al 1862 non esisteva la razza San Bernardo.
Il nome venne conferito ufficialmente durante un’esposizione canina a Birmingham e lo standard fu fissato solo nel 1887 durante il congresso cinologico di Zurigo.
“Vittime” dello star system

Oggi i monaci non allevano più personalmente i cani. Esiste però la Fondazione Barry a Martigny che garantisce l’allevamento e lo standard della razza e gestisce un museo, il Musée et Chiens du Saint-Bernard che è molto simile a quello del colle. Durante l’estate alcuni esemplari sono trasferiti sul colle dove c’è un apposito canile. I simpatici cagnoni sono condotti più volte al giorno a passeggio e li si può incontrare sui sentieri vicino all’ospizio. Sono delle vere star (e sanno perfettamente di esserlo) e si fanno fotografare volentieri.
(14/06/2013)
Per saperne di più:
Ospizio del Gran San Bernardo
Tel. 00041 27 787 1236 – www.gsbernard.ch
Museo e Cani del San Bernardo
Tel. 0041 27 720 4920 – www.museesaintbernard.ch