Vino e ospitalità
Per soddisfare l’interesse di appassionati e conoscitori del prezioso nettare, ma che vogliono fare anche una vacanza in Franciacorta, Fabio Lantieri ha reso la sua azienda accogliente e ospitale. A luglio di quest’anno sono stati inaugurati 7 alloggi, di cui 2 suites, la piscina, la spa e la palestra e subito è arriso il successo all’agriturismo by Lantieri. Un passa-parola via web ha fatto sì che dal Belgio, dall’Olanda e dalla Germania alcuni amanti della buona tradizione enogastronomica italiana e il desiderio di quiete siano arrivati nella località Colzano, tra le colline e i vigneti della Franciacorta. Relax, buona cucina, ottimo vino: questo il trinomio vincente. Cui si aggiunge la facilità di arrivarci e l’avere a poca distanza mete artistico-storico-culturali importanti. Per di più l’agriturismo ha messo a punto una serie di suggerimenti per percorsi naturalistici che gli ospiti possono raggiungere con il servizio bike dell’agriturismo stesso.
(09/09/2013)
Vino tra qualità, eleganza e tradizione
Nelle vigne dell’azienda agricola Lantieri de Paratico, in Capriolo si sta ultimando la vendemmia nei 18 ettari della proprietà collocata nella parte più occidentale della Franciacorta, tra Adro e Colzano. La stima del raccolto – fatto rigorosamente a mano come impone il disciplinare del consorzio – è di 1300 quintali di chardonnay, 200 quintali di pinot nero che diventeranno 900 ettolitri di vino e poi 120-130mila bottiglie di Franciacorta Docg. “Ci aspettiamo una buona annata – dice Fabio Lantieri all’unisono con lo storico enologo della tenuta, Cesare Ferrari – anche se il freddo dell’inverno e la pioggia in primavera hanno ritardato la ripresa vegetativa e l’invaiatura, ma poi le escursioni termiche tra giorno e notte di queste ultime settimane, la maturazione perfetta e la raccolta con temperature più fresche sono di ottimo auspicio. La gradualità nella maturazione – ha precisato Lantieri – permetterà di esaltare tutte le migliori qualità di vini aromaticamente più dotati, longevi, destinati a durare nel tempo, adatti dunque a diventare ottimi millesimati o Riserve”.
A proposito di riserve, l’azienda Lantieri festeggia un nuovo nato; si tratta del vino vendemmiato nel 2007 e che ha riposato sui lieviti per 60 mesi, un pas dosé prodotto con selezionate uve di Chardonnay per un 80 per cento e di Pinot nero per l’altro 20 per cento. Per le circa 2000 bottiglie prodotte che se ne andranno rapidamente tra esperti, appassionati e collezionisti. Per l’evento è stato bandito lo scorso giugno il concorso: “Premio Lantieri: un’etichetta per il Primo Franciacorta Riserva“. “Lo scopo – precisa Lantieri – è quello di far sì che giovani talenti delle scuole di belle arti e design si cimentino per creare un’opera che esalti la classe e l’eleganza del vino e insieme la tradizioni vitivinicola della Franciacorta”.
Si è dovuto aspettare una decina di giorni in più del previsto, ma ora tutta la Franciacorta è alacremente al lavoro per raccogliere i preziosi grappoli destinati a diventare tra un paio d’anni e anche più delle deliziose bollicine che sottolineeranno i momenti di festa e di ricorrenza nelle nostre case. Mondointasca ha voluto testimoniare da vicino questa particolare annata per la vendemmia visitando l’azienda agricola Lantieri de Paratico e incontrando Fabio Lantieri, sapiente vignaiolo nella nobile Franciacorta, ultimo di una famiglia che ha annoverato tra i suoi avi santi, ingegneri, scienziati, militari e medici. Costretti a fuggire da Paratico, dal 930 i Lantieri si stabiliscono in Franciacorta. Si dice che abbiano ospitato addirittura Dante Alighieri che lì avrebbe scritto la seconda cantica. Dopo gli endecasillabi danteschi, nella tenuta si è prodotto anche vino tanto che vi è documentazione nel 1500 di forniture di Rubino di Corte Franca a varie corti italiane, in particolar modo quella dei Gonzaga. Un vino che, mutatis mutandis, viene prodotto ancora oggi dai Lantieri: Curtefranca rosso e bianco e Curtefranca Rosso Colzano, tre doc derivati da uvaggi in varie percentuali di Cabernet Sauvignon, Franc, Merlot, Barbera (Nebbiolo per i due rossi); mentre il Curtefranca bianco doc si compone con chardonnay al 90% e Pinot bianco, per un totale complessivo di 40mila bottiglie. Ma il core business della produzione sono le mitiche bollicine. A parte il Riserva, un’altra mezza dozzina di etichette compongono l’offerta Lantieri: il Brut, l’Extra brut, il Saten, il Brut rosé, il millesimato Arcadia e l’Arcadia Rosé. Le uve arrivano da terreni propri per la quasi totalità, solo una piccolissima parte, ma pure essa rigorosamente gestita dai Lantieri, arriva da un conferitore.