Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il “prodotto” Toscana visto dall’estero

  “La Toscana è molto bella, ma occorre migliorare la qualità dei servizi e abbassare i prezzi”. Questo è, in sintesi, ciò che è emerso dall’incontro “Sharing Tuscany – La domanda si presenta all’offerta”, evento inaugurale della quinta edizione di Buy Tuscany, a Firenze dal 7 al 13 ottobre alla Stazione Leopolda: 130 buyers internazionali, di cui 85 alla loro prima partecipazione, provenienti da 34 paesi, 140 operatori toscani e quasi 3500 incontri di business, questi sono i numeri di questa quinta edizione. Un evento che, per la prima volta in Italia, ha visto protagonista non l’offerta ma la domanda turistica internazionale, … Leggi tutto

Il "prodotto" Toscana visto dall'estero

 

“La Toscana è molto bella, ma occorre migliorare la qualità dei servizi e abbassare i prezzi”. Questo è, in sintesi, ciò che è emerso dall’incontro “Sharing Tuscany – La domanda si presenta all’offerta”, evento inaugurale della quinta edizione di Buy Tuscany, a Firenze dal 7 al 13 ottobre alla Stazione Leopolda: 130 buyers internazionali, di cui 85 alla loro prima partecipazione, provenienti da 34 paesi, 140 operatori toscani e quasi 3500 incontri di business, questi sono i numeri di questa quinta edizione. Un evento che, per la prima volta in Italia, ha visto protagonista non l’offerta ma la domanda turistica internazionale, per sapere come siamo visti dall’estero e capire cosa va migliorato per fidelizzare i turisti stranieri e incrementare i flussi dall’estero. Molto significativo, a questo proposito, l’intervento del cinese Li Chang Song, rappresentante del tour operator China Delux MICE. «Oggi tutti hanno gli occhi puntati sulla Cina, ma l’Italia non sembra essere ancora pronta ad accogliere i turisti che ogni anno vengono nel vostro Paese. – ha spiegato Song – Solo pochissimi operatori sono in grado di parlare cinese».

Dalla Germania, invece, sono arrivate critiche sulle infrastrutture, sui prezzi elevati e sulla mancanza di elementi attrattivi per i giovani. Carenze, ha spiegato Paolo Cini di Vamos Reisen, che rendono la Toscana meno competitiva nei confronti di altre destinazioni italiane come l’Emilia-Romagna, il Veneto o il Friuli. E sui prezzi si è soffermata anche Bernardine Van Wassenaer di Belvilla (Benelux) che vorrebbe più servizi – in primo luogo internet gratis ovunque – una migliore accoglienza e, soprattutto, non correre il rischio di brutte sorprese, come bottiglie di vino da 10 euro vendute a 100. Martyn Paterson, dell’australiana Outdoor Travel, ha sottolineato, invece, come «i tour operator italiani non abbiano ancora capito bene le necessità dei turisti australiani e, in generale, di lingua inglese che desiderano camminare o girare in bicicletta». «I nostri clienti – ha spiegato Paterson – vogliono pacchetti soft, non sono interessati a cimentarsi nel Giro d’Italia». Critiche a parte, tutti hanno parlato della Toscana come di una terra bellissima e mettono in evidenza il desiderio dei turisti di sentirsi dei toscani quando vengono in vacanza nella regione. -Antonella Fiorito-

(17/10/2013)

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