Ci vorrebbe un miracolo… Ecco fatto. Il turismo religioso e i pellegrinaggi si stanno attrezzando per il miracolo. In un momento di vacche magre che fan vedere i sorci verdi agli operatori dell’ospitalità generalista. Ma non solo, anche a tutto il comparto economico che gli ruota attorno, è proprio questa branca del turismo a tenere botta.
Mentre gli operatori generalisti piangono, quelli specializzati nel turismo religioso forse non ridono, ma certo non si possono proprio lamentare. Né per i numeri dei viaggiatori di fede né per la loro capacità di spesa.
L’Italia tra le destinazioni più amate del turismo religioso
Nel 2008 l’Organizzazione Mondiale del Turismo aveva registrato 330 milioni di viaggiatori del comparto con una spesa complessiva di 18 miliardi. I numeri italiani sono altrettanto importanti: ben 40 milioni di viaggiatori per fede. Dall’identikit del viaggiatore, messo a punto dall’ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, emerge che siamo di fronte a un gruppo dal profilo culturale ed economico medio. Troviamo anziani per il 41,4 per cento e adulti per il 36,2% che viaggiano in coppia senza figli per il 32,8 per cento e con gruppi per il 32,8%. Anche in questo settore, l’Italia è la destinazione più gettonata dai viaggiatori per turismo religioso e per pellegrinaggi.
Del resto, l’Italia è notoriamente il Paese di santi, poeti e navigatori… Tra le regioni italiane che più vantano numeri rilevanti in questo comparto c’è la Calabria, dove alla fine di ottobre si è tenuta l’ottava edizione di Aurea, la Borsa del turismo religioso e delle Aree protette. Un convegno ha aperto il workshop che ha fatto incontrare l’offerta e la domanda.
Alla fine, vedendo le facce soddisfatte dei vari operatori, si potrebbe dire che il fondatore dell’Ordine dei Minimi, San Francesco di Paola, ha fatto un altro miracolo. Interessanti le tesi emerse nel convegno, introdotto da padre Gregorio il nuovo rettore del santuario e convento di San Francesco di Paola: “Il nostro Sud ha ancora molte potenzialità da valorizzare ma necessita di persone che sappiano capire prima e custodire poi le risorse che ci arrivano dal passato. Solo grazie a questa combinazione siamo qui riuniti dopo sei secoli nel nome di Francesco”.
Turisti che diventano pellegrini
Senza dimenticare, è stato detto, che non c’è solo il fattore economico: il turismo religioso porta tante persone a visitare località suggestive dal punto di vista della fede e della spiritualità, se ben accolte, può accadere anche un altro miracolo, che il turista che visita le nostre chiese per vedere i capolavori d’arte, si trasformi successivamente in pellegrino.
Attento ai risvolti economici che il turismo religioso porta, Basilio Ferrari, sindaco di Paola (la località dove si è svolto l’evento) ha precisato: “La nostra città è una capitale morale del turismo religioso che a sua volta è leva importante per dare impulso economico al territorio e fornire le risorse per custodire i nostri gioielli. Bisogna intercettare quel milione di pellegrini senza snaturare le loro motivazioni”. Non dimentichiamo, ha scritto in sostanza Giuseppe Scopelliti, il Presidente della regione Calabria, che il turismo religioso e i pellegrinaggi non seguono stagioni ben precise; in pratica si svolgono tutto l’anno e non solo d’estate sviluppando così una benefica destagionalizzazione che fa da tonico per l’intero settore.
Tour dello spirito in Calabria
A cura degli organizzatori di Aurea è stato predisposto un tour per giornalisti e compratori in alcune località-meta del turismo religioso e culturale. Ogni anno sono scelte mete diverse di turismo religioso e di pellegrinaggio da mostrare ai partecipanti al workshop.
Quest’anno è stata la volta di Paola, dove ci sono il santuario dedicato al locale San Francesco, patrono della Calabria e degli uomini del mare, oltre a un complesso conventuale che si è sviluppato attorno ai luoghi dove il santo visse. E poi c’è la cappella voluta nel 1435 dal Santo e intitolata al suo omonimo di Assisi, cui era devotissimo.
Imprescindibile la visita a San Giovanni in Fiore, dove l’Abbazia Florense e il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti sono meritori custodi della memoria di Gioacchino da Fiore (1135-1202), il filosofo, scienziato, profeta e umanista di cui si continuano a studiare gli scritti. Periodicamente si svolge un convegno che richiama studiosi da tutto il mondo e i cui atti sono poi pubblicati a cura del Centro.
Memoria di San Francesco di Paola
Una curiosità interessante che illustra bene anche la fede popolare è la chiesa di Piedigrotta a Pizzo Calabro. Lavorando la pietra arenaria, sono state realizzate in una grotta sul mare decine di sculture che rappresentano quadri della scrittura ed episodi miracolosi. Sull’altare la copia di un quadro che si dice abbia salvato un intero equipaggio durante un naufragio. Il quadro originale è conservato nella chiesa parrocchiale, retta dai padri minimi, intitolata a San Rocco e a San Francesco di Paola.
Nella chiesa, quadri che raffigurano San Francesco di Paola e in particolare quello che nei secoli più ha colpito la fantasia popolare e che lo vede volare sul proprio mantello sopra il mare. Altra tappa del tour di quest’anno è stata a Stilo dove c’è un piccolo gioiello dell’architettura bizantina: La Cattolica. Una chiesetta (6 per 6 metri) con tre absidi sulle pendici del monte Consolino, la cui fotografia compare spesso nei libri di scuola e che finalmente la si può vedere dal vero.
Ultima tappa a Reggio Calabria
Ultima tappa, Reggio Calabria con il suo lungomare (il più bello d’Italia come lo definiva D’Annunzio) e con i suoi immensi tesori, a partire dai bronzi di Riace, ora in restauro, ma visibili e per di più in posizione supina, come mai più si potranno vedere così.
Non si possono mancare in una sorta di turismo religioso, la visita del Museo Diocesano, dove la sapiente e comunicatrice direttrice, Lucia Lojacono, è ben felice di evidenziare i tesori che custodisce. Molti e interessanti. Come lo sono la Chiesa degli Ottimati, vicino al castello, e, naturalmente la Cattedrale intitolata a Maria Assunta.