Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

NUR. La luce nascosta dell’Afghanistan

NUR. La luce nascosta dell’Afghanistandi MoniKa Bulaj, Editore Electa, pagine 256, 163 illustrazioni, Euro 39,00.Dopo anni di peregrinazioni ed esplorazioni solitarie, munita di una Leica e di un taccuino, Monika Bulaj racconta in un libro il suo viaggio nella terra degli afgani, alla ricerca dell’anima di un popolo martoriato, devastato da anni di occupazione militare e di guerra.Dal confine iraniano a quello cinese: Balkh, Panjshir, Samangan, Herat, Kabul, Jalalabad, Badakhshan, Pamir-e Khord, Khost Wa Firing, spostandosi a bordo di bus, taxi, camion, a dorso di cavalli e yak, la Bulaj ha vissuto a stretto contatto con gli abitanti di questi … Leggi tutto

<span style=NUR. La luce nascosta dell’Afghanistandi MoniKa Bulaj, Editore Electa, pagine 256, 163 illustrazioni, Euro 39,00.

Dopo anni di peregrinazioni ed esplorazioni solitarie, munita di una Leica e di un taccuino, Monika Bulaj racconta in un libro il suo viaggio nella terra degli afgani, alla ricerca dell’anima di un popolo martoriato, devastato da anni di occupazione militare e di guerra.

Dal confine iraniano a quello cinese: Balkh, Panjshir, Samangan, Herat, Kabul, Jalalabad, Badakhshan, Pamir-e Khord, Khost Wa Firing, spostandosi a bordo di bus, taxi, camion, a dorso di cavalli e yak, la Bulaj ha vissuto a stretto contatto con gli abitanti di questi territori, ha diviso con loro il cibo, il sonno, la fatica, la fame, il freddo, i sussurri, le risa, la paura.

Attraverso luoghi dove la donna è schiacciata dal tribalismo, i bambini rischiano la vita per andare a scuola e gli abitanti stanziali vagabondano per salvarsi, ecco cieli sconfinati e una terra così inondata di sole che bisogna rifugiarsi nell’ombra per ridare un senso alla luce, nur (in arabo e persiano).

Le straordinarie fotografie, accompagnate da appunti di viaggio e riflessioni, contraddicono molti cliché, svelano un mondo inatteso e complesso che l’Occidente perlopiù ignora: l’Afghanistan non è solo un Paese oscurantista, ma è anche una terra di poeti, culla del sufismo, di un Islam tollerante, che lascia spazio a una società dignitosa, rispettosa di riti e tradizioni, dove “una straniera può essere accolta in una moschea e l’incantamento di chi arriva da lontano è vissuto come una benedizione”.

In un territorio vastissimo, dove si alternano realtà urbane a deserti dai colori abbaglianti e montagne innevate, Monika Bulaj, con l’occhio attento della reporter che si lascia permeare senza preconcetti da realtà diverse e lontane, trova la luce nascosta dell’Afghanistan, focolai di speranza nei luoghi più inattesi, nel fondo più nero della disperazione.

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