Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Napoli e la sua mostra “impossibile”

Fino al 21 aprile nella città del Vesuvio si può visitare “Una Mostra impossibile“. Questo è il titolo dell’esposizione che raccoglie 117 riproduzioni di capolavori di Leonardo, Raffaello, Caravaggio nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore. Le Mostre cosiddette “impossibili” presentano i capolavori dell’arte in riproduzioni ad altissima definizione, in scala 1:1 permettendo così di raccogliere in un unico ambiente espositivo opere (tele, tavole ma anche affreschi) disperse nei musei, negli edifici pubblici, nelle collezioni private, nelle chiese di tutto il mondo. Sono cioè l’unica soluzione praticabile per presentare l’intera opera di un artista. La riproduzione è realizzata a … Leggi tutto

Napoli e la sua mostra "impossibile"

Fino al 21 aprile nella città del Vesuvio si può visitare “Una Mostra impossibile“. Questo è il titolo dell’esposizione che raccoglie 117 riproduzioni di capolavori di Leonardo, Raffaello, Caravaggio nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore.

Le Mostre cosiddette “impossibili” presentano i capolavori dell’arte in riproduzioni ad altissima definizione, in scala 1:1 permettendo così di raccogliere in un unico ambiente espositivo opere (tele, tavole ma anche affreschi) disperse nei musei, negli edifici pubblici, nelle collezioni private, nelle chiese di tutto il mondo. Sono cioè l’unica soluzione praticabile per presentare l’intera opera di un artista. La riproduzione è realizzata a partire da una matrice ad altissima risoluzione, poi digitalizzata, calibrata nei valori di luminosità e cromaticità, quindi trasferita su un supporto omogeneo e trasparente a grana finissima delle stesse dimensioni dell’originale. Le riproduzioni sono “certificate”, la loro fedeltà all’originale è cioè comprovata da autorevoli storici dell’arte italiani e stranieri.

La mostra è frutto di una collaborazione tra Rai-Radiotelevisione italiana, Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo, Associazione Pietrasanta Polo culturale. Da vedere!

(21/01/2014)

 

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