Giovedì 9 Maggio 2024 - Anno XXII

Tartufesca ‘full immersion’ nelle Marche australi

Ogni gita, un pretesto. Per ricordare gli anni della gioventù, per riscoprire e far conoscere al lettore angoli d’Italia meravigliosi, per assaporare le bontà della natura, in questo caso sottoforma di piccoli tuberi neri

Appettiti culturali saziati tra Ascoli e dintorni

Tartufesca 'full immersion' nelle Marche australi

Diversamente dalla povera Maria Antonietta (brutta fine, però con quel toujours perdrix direi che la ghigliottina se la cercò) i nostri toujours truffle (degustazioni e visite, nel campo e all’AziendaTrivelli, una sorta di Cattedrale del Tartufo) sono stati convenientemente alternati dalla balda “Elabora”. Oltre a una migliore conoscenza della cucina marchigiana si è infatti provveduto a saziare i nostri appetiti culturali, nella magnifica, medioevale e rinascimentale Ascoli Piceno e nel suo hinterland. Virtute e canoscenza che saranno serviti alla prossima puntata.

 

P.S. Probabile che chi si attendeva approfondite non meno che lunghe disquisizioni sul Tartufo (nero) sia rimasto un filino deluso. Ho però preferito non tediare il cortese lettore con pedisseque descrizioni, non certo entusiasmanti e fors’anche noiose (c’è ad esempio lo Scorzone estivo – ma di profumo poco – va un po’ meglio con l’Uncinatum  mentre si comincia a ragionare col più pregiato Melanosporum).  

Per info: www.truffleandco.it

 

(06/02/2014)

Ricordi militareschi

Tartufesca 'full immersion' nelle Marche australi

3) Marche: regione a me cara (suoi abitanti ivi compresi, forse un filino troppo disinvolti, per non dire figli di buona donna – ma è un complimento – almeno a detta dei romani, che se li ritrovarono in casa rapaci esattori del fisco di Santa Romana Chiesa). Nelle Marche, pertanto, mi precipito appena mi fanno un fischio. Ma se è per questo vi andai financo convocato da una marziale cartolina precetto invitantemi al XIII° Corso Allievi Ufficiali di Complemento in quel di Ascoli Piceno. Non ricordo bene (“è passato tanto tempo” diceva Bogart-Rick in “Casablanca”) in che epoca del secolo scorso rischiai di essere trasformato in un duro Rambo (ma fui subito scartato con quasi infamia, marchiato dal vergognoso acronimo Ram, ridotta attitudine militare).

LEGGI ANCHE  Gita botanica sulle colline Biellesi

 

In compenso durante la tartufesca gita oggetto di queste righe ho scoperto che soggiornai in quella stessa caserma oggidì definita a luci rosse per la presenza di allieve soldatesse “istruite” da maschi soldati, da cui alla recente, nota non meno che tragica vicenda noire del “delitto Parolisi”. ‘A quei tempi’, invece, e ahimè, donne nisba, salvo due casini pre legge Merlin laddove godevano solo quei pochi che arrivavano primi, 900 allievi e solo poche addette a tanto arrapanti lavori, il tutto in una libera uscita di breve durata, fate voi il conto). 

Condividi sui social: