Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

I misteri della Napoli esoterica

Misteri fontanelle

Una città incredibile dove tutto è possibile e tutto è vero o almeno verosimile. Personaggi, monumenti, luoghi che esistono solamente sotto le falde del Vesuvio. Seguiteci

misteri Il cimitero ossario delle Fontanelle nel Rione Sanità
Il cimitero ossario delle Fontanelle nel Rione Sanità

Sacro e profano, questa è Napoli con i suoi misteri. Città dai due volti, come quella di Giano (juanuario-Gennaro). Napoli è una città da scoprire a partire  dai misteri, dalle leggende di fantasmi che ancora sopravvivono tra palazzi antichi. Passeggiando tra vicoli e vicoletti i turisti potranno scoprire la Napoli misteriosa, grazie alle guide del Maggio dei Monumenti che li accompagneranno alla scoperta dei luoghi insoliti di ogni quartiere ed entreranno in particolare nel Centro Storico (patrimonio Unesco) ricco di cortili, giardini sconosciuti, rintracciando i percorsi della storia.

Napoli, la cappella dei segreti

misteri Il Cristo velato
Il Cristo velato

Fabio Comella è una guida professionale che sente forte il richiamo della “sua” Napoli “dove – dice – tematiche come l’esoterismo e la massoneria si integrano perfettamente alla storia, all’arte e alla cultura partenopea. Una ricerca continua per sconfiggere la morte e per tendere alla vita eterna“. Morte che a Napoli si esorcizza in diversi modi, che affondano le proprie radici ben oltre la Napoli sotterranea e al cimitero ossario delle Fontanelle nel Rione Sanità, dove fanno sentire la loro presenza le inquiete anime del Purgatorio. Qui si farà un doveroso incontro con Lucia, il teschio col velo da sposa. Passando da un velo a un altro, si arriva al tempio più potente della massoneria napoletana, alla Cappella Sansevero, voluta dal principe Raimondo di Sangro, VII Principe Sansevero che l’aveva prevista senza pavimentazione e sorretta da otto pilastri (numero fondamentale della ritualità templare) i quali dovevano definire il posto delle sepolture degli avi intorno al mistero magistrale della statua del ”Cristo velato” scolpita nel 1753 da Giuseppe Sanmartino, che alcuni ritenevano fosse tra gli esperimenti macabri del Principe alchimista.

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Misteri: stregone, diavolo, omicida

misteri La Cappella Sansevero
La Cappella Sansevero

La zona sulla quale sorge il tempio della Pietà dei Sangro era nel quartiere abitato dagli alessandrini d’Egitto e la cappella si trova sul luogo scelto dai primi sacerdoti custodi della tradizione egizia di Iside di Neapolis. Il Principe era ossessionato dall’immortalità e a tal proposito si dedicava a vari esperimenti e studi come le sue “Macchine anatomiche”, due corpi scarnificati, uno di sesso maschile e uno femminile, che mostrano l’apparato circolatorio perfettamente conservato che, si dice, sarebbe stato solidificato con un procedimento inventato dal Principe stesso. Raimondo di Sangro fu considerato stregone, diavolo, folle omicida pur essendo in realtà persona di grande acume e intelletto. Forse anche per questo si diffusero le dicerie malevoli che affermano che avesse fatto uccidere due suoi servi per imbalsamarne i corpi. Nonostante il Principe abbia tolto il disturbo da oltre due secoli, ancora oggi a Napoli, quando lo sentono nominare c’è chi si fa furtivamente il segno della croce.

… Non è vero ma ci credo

misteri Eduardo De Filippo in "Questi Fantasmi" (1954)
Eduardo De Filippo in “Questi Fantasmi” (1954)

Anche oggi la giovane “Nennella”, la signora Rita, moglie di uno dei titolari della trattoria, racconta la “Sua” storia misteriosa:
Una casa che dovevo fittare era infestata da presenze occulte che non permettevano né a me né a mio marito di vederla anche se il prezzo era interessante e la casa molto grande.
Eravamo percorsi da brividi di freddo, che ci fecero fuggire e alle persone che abitavano in zona fece esclamare: ‘Una ennesima prova che fin quando non si esorcizza la casa, questa non sarà mai fittata’”.
I vicini ci riferirono anche che da quella abitazione era stata cacciata una vecchina che, poco dopo, morì di crepacuore.
Per chiuderla con Eduardo “Non è vero ma ci credo”.

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misteri Teschi a Napoli
Teschi a Napoli

Napoli è da sempre la città di “Questi Fantasmi” di eduardiana memoria (di cui quest’anno ricorre il trentennale della scomparsa) e quasi tutti hanno una storia da raccontare sulle presenze misteriose che si aggirano nella Napoli antica. In proposito abbiamo sentito il racconto di una napoletana verace: Concetta, la “Nennella” dei Quartieri Spagnoli dell’omonima antica trattoria di Vico Lungo Teatro Nuovo poco distante da Via Toledo: “Abitavo negli anni Sessanta a Salita Pontecorvo e tenevamo sul terrazzo delle galline che rizzavano le penne quando volevo accudirle. Pasquale, mio marito che faceva il macellaio arrivava tardi la sera e io con l’arrivo del buio vedevo camminare dei monaci che scendevano da una scalinata con le candele accese e poi all’improvviso sparivano. Una volta bussarono alla porta due donne con un vistoso fazzoletto che copriva in parte il volto, mi dissero che volevano vedere per l’ultima volta la casa dove avevano abitato prima di me. ‘Entrate, entrate, sedetevi, fu il mio invito ma quando feci per girarmi… scomparvero nel nulla’. Pasquale, sopraggiunto da lì a poco, mi disse di non averle incontrate nelle scale. Decisi allora di cambiare casa e quando, frettolosamente, ritornai per prendere le mie cose, trovai nel mezzo della stanza una bara da cui si sentivano dei lamenti che mi dicevano di andare via da quella casa”. Le abbiamo chiesto se avesse giocato i numeri. E lei: “No. Tenevo troppa paura!”

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