Lunedì 20 Maggio 2024 - Anno XXII

Conclusi i restauri alla Madonna dell’Archetto di Roma

Parzialmente completato l’intervento conservativo della decorazione parietale nella cappella della Madonna dell’Archetto, il più piccolo santuario mariano di Roma, custodito dalla Primaria Associazione Cattolica Promotrice di Buone Opere. Comunemente chiamato «Madonna dell’Archetto», questo piccolo santuario di due metri per quattro, situato nei pressi di Fontana di Trevi, è dedicato alla Vergine con il nome di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Sull’altare è posta l’immagine della Madonna che fu vista ruotare ripetutamente gli occhi il 9 luglio 1796. Situata in mezzo a un vicolo, chiuso dalla sua costruzione al pubblico passaggio, la Madonna dell’Archetto è quasi una basilica in miniatura.«Un intervento … Leggi tutto

Conclusi i restauri alla Madonna dell'Archetto di Roma

Parzialmente completato l’intervento conservativo della decorazione parietale nella cappella della Madonna dell’Archetto, il più piccolo santuario mariano di Roma, custodito dalla Primaria Associazione Cattolica Promotrice di Buone Opere. Comunemente chiamato «Madonna dell’Archetto», questo piccolo santuario di due metri per quattro, situato nei pressi di Fontana di Trevi, è dedicato alla Vergine con il nome di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Sull’altare è posta l’immagine della Madonna che fu vista ruotare ripetutamente gli occhi il 9 luglio 1796. Situata in mezzo a un vicolo, chiuso dalla sua costruzione al pubblico passaggio, la Madonna dell’Archetto è quasi una basilica in miniatura.

«Un intervento che per il momento riguarda soltanto una parte, con operazioni di pulitura e consolidamento», spiega l’architetto Giovanna Benincasa, coordinatrice della Scuola di Arte e Mestieri «Arti Ornamentali» di Roma Capitale. «Con il consenso della Direzione della formazione professionale e della scuola, se ne sono occupati gli allievi del livello di perfezionamento, coordinati dalle insegnanti di restauro del dipinto, che li hanno seguiti durante i lavori di conservazione dell’opera sotto l’alta sorveglianza di funzionari della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Roma. Questi interventi – aggiunge Benincasa – consentono agli allievi di esercitare le tecniche che apprendono nel biennio, a completamento del percorso formativo, dando allo stesso tempo un contributo alla salvaguardia del patrimonio storico artistico».

La coordinatrice della scuola, inoltre, sottolinea «la finezza degli stucchi e la varietà dei marmi policromi usati per la pavimentazione». Oggi, però, la decorazione delle pareti e della volta si presenta in un cattivo stato di conservazione soprattutto a causa dell’umidità. Ma gli interventi non sono finiti, mancano la cupola e l’altare. I lavori riprenderanno con la riapertura della scuola, dopo la pausa estiva.

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(18/07/2014)

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