Siamo spesso troppo superficiali nelle scelte dei libri da portare in viaggio da leggere. Ho capito che è sbagliato portarsi letture di evasione, quelle cioè che ci allontanano dalla realtà e quindi dai luoghi. Ma allora perché ci siamo andati? Il libro giusto è invece quello che sinergizza in qualche modo e da diversi punti di vista con la nostra destinazione. Culturale ma anche gastronomica, ma anche emozionale. Qualcuno può dire: hai scoperto la guida! Non cosi semplice, perché la buona guida turistica ci dà informazioni importanti, è basilare. Ma si può fare qualcosa di più, la lettura deve esser un aiuto a “sentire” il territorio, a capirlo emotivamente magari anche senza sapere, o ricordare, una data, un nome preciso.
Zilina e il “Saggio sul luogo tranquillo”
È stato il felice caso del libro che ho portato con me nelle sconfinate pinete di Zilina, nei villaggi in legno, negli alberghi sperduti nelle foreste, nel castelli e nelle gole del bandito eroe Janosik, nelle viscere del grotte, ma anche nelle allegre tavolate in baita. Si tratta di “Saggio sul luogo tranquillo” di Peter Handke. Qui ho trovato sorprendentemente le didascalie più adatte ai cinque comprensori di Zilina: Slovacchia cuore d’Europa, Zilina cuore tranquillo di Slovacchia.
Con Mondointasca abbiamo sperimentato, guidati dai rappresentanti del turismo di Zilina, Martina Balintova, Zuzana Polcerovà presidente dell’Associazione Allegra, e Pierluigi Soleri il giornalista italiano che vive ormai da anni nel paese: quale migliore compagnia per scoprire e assaporare questi luoghi tranquilli, ma emozionanti da tutti i punti di vista.
Vediamo dove e perché. Dando i maggiori dettagli possibile, utili per chi vuole condividere la nostra emozione di viaggio in attesa di farne una per proprio conto, esperienza che vivamente consigliamo, nella nostra veste di recensori di itinerari.
Verso le terme e grandi alberghi
Si vola su Bratislava da Orio al Serio, guadagnando tempo, da lì in auto, non mancano le possibilità di noleggio anche di pulmini, si percorre tutta la pianura agricola verso nord, con una ottima autostrada che segna l’evoluzione dei tempi perché, tra storiche coltivazioni, oggi è arteria di traffici da e per i paesi limitrofi, le targhe parlano di Polonia, di Repubblica Ceca, ma anche di Ungheria e di Austria: nei due sensi il commercio lega i popoli.
Ma il benvenuto ufficiale del cuore della Slovacchia arriva dopo circa duecento chilometri, viene dalle terme. A Rajeckè Teplice zona segnalata già alla fine del 1300, anche se il vero sfruttamento termale parte dal diciassettesimo secolo. Una lunga storia di alterne vicende fino al 1996 che vede la completa rinascita dell’ apparato termale.
Trattamenti di bellezza e buon mangiare
Oggi il Centro di Balneoterapia che è direttamente collegato all’Hotel Aphrodite, e all’Aphrodite Palace, entrambi quattro stelle, offre le attrezzature più moderne per la diagnostica e le terapie e nella spa, una gamma completa per trattamenti di bellezza ossigenoterapia, antiage, massaggi, acqua termale a 38 gradi usata per cure motorie, bagno turco e piscine all’aperto e all’interno. Completamente ridisegnato nel 2013 il Centro Termale offre una scenografia evocativa della classicità termale abbastanza sorprendente e degna dei grandi coreografi del cinema.
Questi hotel sono di prim’ordine con una gastronomia all’altezza delle esigenze di un turismo internazionale. Poco lontano dagli alberghi, un grazioso laghetto con ristorante-isolotto, con tanto di barcaiolo, dove gustare il pesce di acqua dolce, che non manca mai in queste zone cosi generose di acque. Acque, ma anche vini: non mancano buone bottiglie spesso legate a vitigni con aneddoti storici che coinvolgono personaggi internazionali di passaggio in queste zone. E che hanno finito col fare da testimonial, non ufficiali, nei racconti dei locali nettari in bottiglia. E si sfoggia, per esempio, una lettera di complimenti del Principe di Galles proprio per il vino.
Le pietre del Castello di Strecno
L’abbraccio della natura avviene con la visita al caraving camping Slnecne Skaly (Rocce del Sole) una vasta area protetta dove, da grigliate all’aperto agli sport, ai mini chalet in legno, piccoli ma forniti di tutto, il rapporto ravvicinato con la pineta avviene in modo spontaneo e intuitivo risvegliando lo spirito naturalista. Situato nella valle Rajec, sotto appunto le Rocce del Sole, e vicino al fiume Rajcianka, il Campo ha da offrire dalla scuola di roccia al rafting, dalla equitazione al volley, affitta le attrezzature sportive, ha bar e ristorante all’aperto e ha perfino le tende indiane, insomma ideale per chi vuole fare una immersione totale nella natura.
Nella zona molto suggestive le pietre del Castello di Strecno uno scheletro grigio, forte e fragile, che parla di storia. È arroccato a strapiombo sul fiume Vah. È stato stazione strategica di pedaggio e difesa e per secoli il castello meglio fortificato della zona. Oggi è un rudere ben conservato che fa da sfondo ad eventi artistici culturali e folkloristici.
Conosciamo la Slovacchia
La Repubblica Slovacca è indipendente dal 1993, dopo la scissione pacifica dalla ex Cecoslovacchia. Dallo stesso anno è tra i membri dell’Onu. È nella Unione Europea dal 2004 e ha adottato l’euro nel 2009. Ha una popolazione di 5.5 milioni di abitanti su una superficie di 49mila km quadrati. La capitale è Bratislava.
Nel 1996 una nuova suddivisione amministrativa del paese ha creato otto regioni: Bratislava, Trnava, Trencin, Nitra, Zilina, Banská Bystrica, Prešov, Košice.
La regione autonoma di Zilina ha una popolazione di 695mila abitanti su una superficie di 6.800 chilometri quadrati (per capirsi, Piemonte e Lombardia unite). Zilina è la più turistica delle otto regioni slovacche e sul suo territorio si concentra l’industria elettronica della Slovacchia. Zilina è divisa in cinque zone turistiche: Severopova, Liptov, Orava, Turiec, Kysuce. 1 – Continua
Per chi vuole saperne di più: –www.turismoslovacchia.it – www.buongiornoslovacchia.sk
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