L’Hailey National Park (1936) è stato il primo parco nazionale istituito in India. La sua costituzione la si deve anche al contributo attivo di Edward James ‘Jim’ Corbett (1875-1955) colonnello dell’esercito britannico. Il colonnello, famoso per le sue battute di caccia grossa agli animali ‘mangiatori di uomini’ (specie le tigri). Divenuto in seguito scrittore di successo e convertitosi alla causa degli ambientalisti, nel 1957 il Parco Hailey si è trasformato in suo onore in Jim Corbett National Park.
Non poteva nascere meglio, con questo ‘pentimento’ di riconosciuta importanza, l’epoca di una generale consapevolezza rivolta alla salvaguardia della natura e della sua fauna. Natura e fauna così ricca e così fragile, purtroppo, anche ai nostri giorni e per i più disparati motivi. Ma è fuori di dubbio che il grande continente indiano ha fatto e stia facendo del proprio meglio per proteggere e valorizzare questa enorme risorsa civile e insieme commerciale, per la crescita del turismo ambientalista.
Parchi nazionali: proteggere la fauna selvatica
Nel 1970 l’India aveva solo cinque parchi nazionali, ma già nel 1972 ha emanato il ‘Wildlife Protection Act’ e il ‘Progetto Tigre’ per la salvaguardia degli habitat di conservazione di questa specie. A partire dagli anni Ottanta, un’ulteriore legge federale è andata a rafforzare le protezioni per la fauna selvatica.
Nell’aprile del 2007 si contavano sul territorio indiano 96 parchi nazionali; molti altri, su un totale di 166 parchi nazionali autorizzati, sono in via di istituzione. In totale sono oltre 40.000 i chilometri quadrati protetti.
Occorrerebbe un libro per citarle e descriverle tutte, queste splendide aree naturalistiche. Partendo dagli stati del nord, attraverso l’immensa penisola e terminando nell’estremo oriente del Paese, vediamo quali sono le più famose e le più visitate.
Parchi nazionali: Monti e Valli dell’estremo nord
Sono le aree naturali dello Jammu & Kashmir e dell’Himachal Pradesh. Un ‘parco’ continuo, le si potrebbero definire. Come i paesaggi lunari che circondano Leh, capitale del Ladakh, ad oltre 3.500 metri d’altitudine, circondati da creste rocciose e numerose cime innevate. Qui, tra i mammiferi predatori, troviamo la volpe e alcuni piccoli felini; presenti anche le marmotte e i kyang, equini selvatici, metà cavallo e metà asino. Lo yak, infine, da selvaggio si è trasformato nell’animale domestico per eccellenza delle popolazioni Ladaka.
Di grande interesse sono le isolate valli di Kinnaur e Sangla, nell’Himachal Pradesh, di difficile accesso ma considerate tra le più affascinanti dell’intera regione himalayana, con splendidi monasteri e raccolti villaggi. Magnifici esemplari di leopardo delle nevi sono di casa nel Great Himalayan National Park, area naturale protetta istituita nell’anno 1984. Lo stato dell’Uttaranchal ospita altre due importanti riserve naturali: il Rajaji National Park abitato da elefanti, tigri e leopardi, e la Corbett Tiger Reserve, quella del colonnello inglese, che in oltre 1000 chilometri quadrati di incantevoli paesaggi accoglie, insieme alle tigri, altre specie animali a rischio di estinzione.
Parchi nazionali: a Dudhwa… le terre degli orsi
La vegetazione del parco comprende foreste di conifere subalpine nelle parti più a valle e arbusti e pascoli ad altitudini più elevate; sono presenti diversi tipi di abeti, querce e rododendri. Gangotri ospita una ventina di specie di mammiferi e 150 circa di uccelli; tra i mammiferi troviamo il leopardo delle nevi, l’orso nero, l’orso bruno, il mosco dell’himalaya o cervo muschiato, il bharal (un grosso caprino) il thar (capricorno dell’Himalaya) e il fagiano koklass.
Nel Terai, infine, territorio dell’Uttar Pradesh, al confine tra India e Nepal, c’è il Parco nazionale di Dudhwa. L’area protetta è stata fondata nel 1958 come Santuario della fauna selvatica, mentre nel 1977 è stato istituito il parco nazionale. Dal 1988 è attiva inoltre la Riserva della tigre Dudhwa (Dudhwa Tiger Reserve), che copre un’area maggiore rispetto al parco nazionale.
Parchi nazionali: verso il Nepal
Nell’Uttarakhand trovano dimora alcuni famosi parchi nazionali. Il primo è il Parco nazionale della Valle dei fiori che unitamente al vicino Parco nazionale del Nanda Devi è stato inserito tra i Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Entrambi sono rinomati per alcune specie endemiche di flora alpina, tra le quali l’acero indiano, il papavero spinoso.
Tra gli animali, primeggia l’orso dal collare, che abita i numerosi boschi della zona. Nel distretto di Uttarkashi, sempre nello stato dell’Uttarakhand, c’è il Parco nazionale di Gangotri, istituito nel 1989. Questo parco occupa un’area di 1553 chilometri quadrati, prossimo al confine tra India e Cina. Deve il proprio nome al fiume Gange; Gangotri significa infatti ‘dove il Gange scende’ e il ghiacciaio di Gaumukh che lo genera è uno dei luoghi sacri per gli Indù.
Parcchi nazionali: i leoni al Sariska Park ai confini col Pakistan
Il Parco nazionale di Sariska è un’area naturale protetta indiana che si trova nel Rajasthan. È stato istituito nel 1982, ma già dal 1958 esisteva nella zona un Santuario della fauna selvatica e dal 1979 una Riserva della tigre. Occupa una superficie di 492 chilometri quadrati che arriva a 800 sommando le varie aree di protezione. Il parco è stato creato a tutela di alcune specie importanti come la tigre, la pantera, il gatto chaus e la iena.
Anche il Parco nazionale di Ranthambore fa parte del Project Tiger. Altri animali presenti: leopardi, antilopi azzurre, cuon (cane selvatico) cinghiali, sambar (cervo unicolore) iene, orsi labiati, cervi pomellati.
Più ‘specializzato’, per così dire, è al contrario il Parco nazionale di Keoladeo, da sempre definito ‘Santuario degli uccelli di Bhartpur’, un’area naturale sempre del Rajasthan. Al suo interno si trovano numerose specie protette, soprattutto uccelli (fra i quali molti sono in pericolo di estinzione, come ad esempio la gru siberiana che viene a svernare in questa regione). Nel parco sono state censite oltre 230 specie di uccelli.
Nel 1971 è stato dichiarato area protetta, mentre nel 1985 è entrato a far parte dell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il parco dei ‘leoni’ (Gir Forest Wildlife Sanctuary, conosciuto anche cone Sasan-Gir National Park) si trova nel Gujarat e risale al 1965. E’ stato istituito per salvare dall’estinzione gli ultimi leoni asiatici sopravvissuti, grazie alla protezione che godevano nella zona sin dal 1900. (Fine prima parte. La seconda puntata sarà online mercoledì 15 ottobre)
Info: www.indiatourismmilan.com