Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Milano mai vista

Piazza Castello, MilanoAlla vigilia di Expo, Milano si presenta al mondo con i suoi celebri monumenti e con i nuovi miti della più recente modernità, da piazza Castello a piazza Gae Aulenti. La mostra “Milano Mai Vista”, a cura di Fulvio Irace e Gabriele Neri, nasce dall’intenzione di rendere visibile la parte nascosta dell’iceberg urbano. Alla Triennale dal 27 gennaio al 22 febbraio viene raccontato, attraverso una vasta selezione di progetti irrealizzati per Milano, ciò che la città sarebbe potuta essere se le porte della storia si fossero aperte e chiuse con tempi diversi, durante le tre grandi fasi storiche … Leggi tutto

Piazza Castello, Milano
Piazza Castello, Milano

Alla vigilia di Expo, Milano si presenta al mondo con i suoi celebri monumenti e con i nuovi miti della più recente modernità, da piazza Castello a piazza Gae Aulenti. La mostra “Milano Mai Vista”, a cura di Fulvio Irace e Gabriele Neri, nasce dall’intenzione di rendere visibile la parte nascosta dell’iceberg urbano. Alla Triennale dal 27 gennaio al 22 febbraio viene raccontato, attraverso una vasta selezione di progetti irrealizzati per Milano, ciò che la città sarebbe potuta essere se le porte della storia si fossero aperte e chiuse con tempi diversi, durante le tre grandi fasi storiche della sua trasformazione: l’ottocentesco Piano Beruto con l’asse di via Dante, la piazza del Castello e i nuovi quartieri; il Piano regolatore di Cesare Albertini negli anni Trenta con i primi grattacieli di piazza San Babila, l’asse della Stazione, piazza Diaz e la prima Fiera, la Milano verde dei razionalisti; la grande ricostruzione negli anni del miracolo economico con la visione della città aperta, il centro direzionale e la conquista della periferia, sino ai grandi cantieri di questi ultimi venti anni.

La mostra offre un mosaico trasversale di una Milano “altra” rispetto a quella attuale: una città invisibile ma comunque presente nella memoria collettiva e costruita. Il racconto della mostra, frutto di un’ampia indagine storica e archivistica, è accompagnato da una piccola guida che raccoglie i principali progetti “interrotti”.

 (20/01/2015)

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