Il Treno Verde, nato nel 1988, è un vero laboratorio mobile. Realizzato da Legambiente e dal gruppo Ferrovie dello Stato fa tappa ogni anno, per tre giorni, in alcune delle maggiori città italiane. Il Treno Verde è composto da carrozze espositive. Si presentano mostre, esperimenti e pannelli informativi, dedicati ai temi legati all’energia, all’inquinamento e allo sviluppo sostenibile.
In vista di Expo Milano 2015, la storica manifestazione quest’anno cambierà “natura” e “declinazione”. Darà vita ad un viaggio speciale dedicato all’agricoltura e all’alimentazione.
La campagna nazionale di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiano è stata presentata il 18 febbraio 2015 a Roma. Presenti Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, Michele Mario Elia, amministratore delegato di F.S. e Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Il Viaggio di Treno Verde
Dal 18 febbraio all’11 aprile
il convoglio ambientalista farà tappa in 15 città italiane. Scopo far conoscere e riscoprire la bellezza e l’eccellenza dei territori; ma soprattutto per raccontare le migliori esperienze dell’agricoltura italiana di qualità. Treno Verde 2015 inizierà il suo viaggio da Caltanissetta per poi proseguire verso Palermo, Bari, Pescara, Battipaglia, Napoli Centrale. Ed ancora a Termoli, Latina, Perugia, Arezzo, Chiusi, Parma, Vicenza, Cuneo, per poi concludere il suo viaggio a Milano il 10 e l’11 aprile.
Ad ogni tappa saliranno a bordo del Treno Verde gli Ambasciatori del Territorio, gli agricoltori italiani e le aziende agricole che producono nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. Le loro esperienze industriali rappresentano un modello di economia sostenibile per i territori ed sono inoltre esempi concreti di agricoltori che hanno superato con successo il modello dell’agricoltura industriale intensiva.
Secondo Legambiente questa agricoltura potrà dare un contributo importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici, e potrà garantire cibo sano e di qualità (libero da Ogm e da sostanze pericolose per la salute umana), un lavoro che potrà aiutare a valorizzare il territorio ed offrire fonti di energia rinnovabile, materiali e prodotti alternativi alla petrolchimica.
Il “Progetto Conversione”
Il convoglio ambientalista di tappa in tappa promuoverà e farà conoscere le esperienze di chi vive il territorio, e lancerà il “Progetto Conversione”. Una sfida che coinvolgerà agricoltori, mondo scientifico, ministeri di agricoltura e ambiente e tutte le regioni e che si pone come obiettivo quello di aumentare le produzioni biologiche in Italia nei prossimi 6 anni, estendendole dal 9% al 20% della superficie agricola entro il 2020.
Sarà un viaggio inteso, ricco di novità e che porrà l’attenzione anche sul patrimonio agroalimentare italiano, che complessivamente rappresenta 8,7% del Pil nazionale.
L’Italia è tra i dieci maggiori paesi produttori di biologico al mondo ed è seconda dietro alla Spagna, tra i paesi europei, per superficie investita ad agricoltura biologica. La Penisola, inoltre, è al primo posto in Europa per prodotti tipici certificati che, ad oggi, sono pari a 264 tra Dop, Igp, Stg. A questi andrebbero aggiunti i 523 vini tra Doc, Docg e Igt e soprattutto le 4.813 varietà e specialità alimentari tradizionali italiane che sono espressione del patrimonio genetico e culturale di ogni singola Regione, al pari dei beni storici, artistici, architettonici.