Un gioiello in tutte le sue parti (e arti), incastonato nel giardino all’inglese (pure se siamo in Italia) e nel Parco recintato più belli d’Europa: è la Villa Reale di Monza, la mia città. Voluta da Maria Teresa d’Austria (l’invasore), progettata dal Piermarini (un mito di architetto), ornata del Parco da Eugene de Beauharnais, figliastro di Napoleone, parco in cui hanno deciso di costruire un autodromo assurdo, che ormai fa parte della città e dell’Italia perché è del 1922. Molti monzesi non lo vogliono, alcuni ce lo vorrebero togliere, ma alla fine dovremo fare i conti con la sua e la nostra storia, perché siamo di fronte a uno dei circuiti più antichi al mondo. Qui stabilirono la loro residenza estiva i re d’Italia (straordinari gli appartamenti reali, visitabili) finché l’anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900 decise di sparare a Re Umberto I di Savoia. Da quel giorno qui alla Villa non sono più arrivati monarchi come padroni. Se e quando arriveranno, sarà solo come ospiti (e speriamo che il loro soggiorno ci costi poco).
Villa Reale Viale Brianza numero 1
La Villa è stata restaurata di recente, in mezzo alle polemiche. L’autodromo è una cicatrice, il restauro non è perfetto, gli eventi organizzati a Monza per l’Expo lasciano a desiderare, ma il Parco nei giorni di sole è uno spettacolo da vedere (è un incanto passeggiarci o andarci in bici o semplicemente sdraiarsi sui bei prati a prendere il sole e a pensare) e la Villa di notte, quando è tutta illuminata, è commovente nelle se forme equilibrate e sorridenti. L’Autodromo tutto sommato è l’annuale botta di vita in una città sonnolenta. La Villa e le sue pertinenze sono una Ferrari e una Ferrari non si discute nemmeno quando perde. Venite a fare un giro. Ci sono stati i conquistatori e i monarchi, ma sapete qual è l’attuale indirizzo del monumento? Viale Brianza numero 1: abbiamo ricominciato e ricominciamo da qui. Noi brianzoli siamo anime operose e da molti credute mercantili quanto ignoranti, ma non siamo insensibili al bello, non siamo lontani dall’Italia. Villa Reale sarà la sede istituzionale di Expo 2015 e il nostro testimonial migliore è questo San Francesco, non a caso patrono d’Italia, che sarà esposto al Serrone della Villa (settore dedicato alle mostre, che si trova in viale Brianza 2), dall’1 al 19 aprile 2015.
Fare l’impossibile è possibile
Il più bel pesce d’Aprile che si poteva fare a questa città, in attesa dell’Esposizione Mondiale e delle nuove mostre in preparazione. Sapete chi è il misconosciuto autore del quadro? Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, pazzo (e geniale) lombardo, che di cicatrici ne sapeva qualcosa. Ecco l’immagine di un uomo libero ritratta da un uomo libero in una terra di uomini liberi (a volte fin troppo, ma ciò attiene a un altro genere di considerazioni, dalle quali si può prendere distanza). Anche se il Santo nel dipinto guarda un teschio (un teschio non è la fine, per un’anima eletta, ma un altro inizio), la sua presenza rimane di buon auspicio per il futuro. Venite a guardare il dipinto e, mentre lo osservate, pensate a questo aforisma francescano: “Cominciate a fare il necessario, poi il possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. È così che bisogna fare.
Info su San Francesco di Caravaggio a Monza: www.ilcittadinomb.it
Villa Reale e il Parco:
www.reggiadimonza.it
www.villarealedimonza.it
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