Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Riaperta a Mantova la Camera degli Sposi

Mantova, La camera degli sposiA tre anni dal terremoto che colpi i centri dell’Emilia, della Liguria e della Lombardia, riapre la celeberrima stanza “Picta”, più conosciuta come “la camera degli sposi”, all’interno del Palazzo Ducale di Mantova. Un’occasione per vistare la città lombarda; per scoprire, che, a dispetto del nome, non era una camera nuziale ma un locale di alta rappresentanza della corte dei Gonzaga (solo nel 1648, nelle “Meraviglie dell’arte” di Carlo Ridolfi, si ritroverà documentato il titolo: detta degli sposi, che col tempo prenderà il sopravvento su quello originale). La riapertura ai visitatori, a partire da oggi venerdì … Leggi tutto

Mantova, La camera degli sposi
Mantova, La camera degli sposi

A tre anni dal terremoto che colpi i centri dell’Emilia, della Liguria e della Lombardia, riapre la celeberrima stanza "Picta", più conosciuta come “la camera degli sposi”, all'interno del Palazzo Ducale di Mantova. Un'occasione per vistare la città lombarda; per scoprire, che, a dispetto del nome, non era una camera nuziale ma un locale di alta rappresentanza della corte dei Gonzaga (solo nel 1648, nelle "Meraviglie dell'arte" di Carlo Ridolfi, si ritroverà documentato il titolo: detta degli sposi, che col tempo prenderà il sopravvento su quello originale).
La riapertura ai visitatori, a partire da oggi venerdì 3 aprile 2015, avviene dopo il completamento di una serie di lavori di adeguamento strutturale e antisismico del complesso monumentale danneggiato dal sisma: la torre, in cui si trova la celebre "Camera Picta", è stata rinforzata e ora, pur mantenendo inalterato il suo assetto strutturale, è resistente alle sollecitazioni di un terremoto.

"I quattro piani sono stati compattati”, ha spiegato Giovanna Paolozzi Strozzi, Soprintendente Bsae (Beni storici, artistici ed etnoantropologici) di Mantova, “in modo che non si debba più temere gli eventi che abbiamo già vissuto".
I lavori di adeguamento strutturale sono stati eseguiti dall`Università Iuav di Venezia e dalla Soprintendenza Bap di Brescia. La restituzione al patrimonio artistico italiano di uno dei gioielli dell`arte rinascimentale infatti è stata l`occasione per arricchire il complesso di Palazzo Ducale con altre due novitàla creazione di un nuovo percorso museale all`interno del Castello, con la visita di luoghi inediti o stanze rinnovate: la Scala elicoidale o Scala dei Cavalli, la Galleria degli Stemmi, la Galleria degli Affreschi (aperta solo in parte), la Camera degli Sposi e la Camera dei Soli e l`allestimento di una mostra dedicata alla collezione d`arte Romano Freddi, (in mostra fino al 31 agosto 2015). Un ricco patrimonio fatto di dipinti, bronzetti, maioliche, armi, arredi e manufatti che raccontano la poliedrica cultura della corte mantovana (con il nuovo percorso cambia anche il biglietto d'ingresso, a 12 euro per la visita completa delle sezioni museali di Corte Vecchia con l'Appartamento di Isabella d'Este e del Castello di San Giorgio comprendente la mostra Freddi).

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(03/04/2015)

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