Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Sicilia, riscoprire Palermo

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Seconda parte del viaggio alla riscoperta delle bellezze artistiche di Palermo, Monreale e della Valle dei Templi di Agrigento. Uno sguardo attento alla città: piazze, chiese, palazzi, giardini, mercati e il Duomo di Monreale

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Fontana Pretoria

La visita alla città di Palermo, dopo avervi raccontato la sua storia, il Palazzo dei Normanni e la Cattedrale, continua con questo secondo servizio. Come una guida, passo passo, vi fa volgere lo sguardo su piazze, chiese, palazzi, giardini, mercati per concludere con il Duomo di Monreale.

Fontana Pretoria. Circondata da palazzi rinascimentali, la Fontana Pretoria si trova al centro della piazza omonima. In virtù delle statue allegoriche, rappresentanti divinità mitologiche in tutta la loro nudità, è conosciuta con l’appellativo di “Piazza delle vergogne”. Il complesso marmoreo, opera del fiorentino Camillani, presenta un impianto compositivo. Vi sono le gradinate, la balaustra, la cinta con più ingressi e quattro ponti che ricordano le acque dei fiumi palermitani.

I quattro Canti e il teatro Massimo

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Teatro Massimo

I Quattro Canti rappresentano il vero centro di Palermo. Sono quattro complessi architettonici in stile barocco che danno origine alla Piazza Vagliena costituita da un’insolita forma ottagonale. I monumentali edifici sono decorati da statue, fontane e colonne e raffigurano i quattro quartieri di Palermo.

Teatro Massimo, l’incantevole bellezza del palazzo affascina per quel suo particolare stile neoclassico. Lo si riscontra nel pronao corinzio della facciata, nella monumentale scalinata ai lati della quale si ammirano due leoni in bronzo. Per la cupola emisferica posta in alto e per la bellissima cinta in ferro battuto. Gli interni sono altrettanto studiati e decorati per stupire sia nella visione sia nell’acustica perfetta tanto da essere considerato il teatro lirico più grande d’Italia e il terzo in Europa.

Palermo, la multiculturalità è visibile

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Palazzo Mirto

Il Palazzo Mirto è un edificio ubicato nel centro storico della città. È stato di proprietà della ricca famiglia Filangeri di Napoli (principi di Mirto). Gli eredi lo hanno donato alla Regione Sicilia nel 1982, perfettamente intatto e con tutti gli arredi e le suppellettili. Di gusto barocco, è costituito da numerose sale nelle quali spicca l’eccellente ricercatezza degli arazzi, delle pitture ai soffitti, delle cineserie, dei lampadari di Murano.

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Visibile la passione per il collezionismo di oggetti d’epoca. Le grandi scuderie annesse al piano terra, bellissime ed attrezzate con i box per i cavalli; rimesse per le eleganti e raffinate carrozze e lavandini in marmo. I principi Filangeri hanno voluto testimoniare e rendere omaggio ad Umberto II di Savoia e a sua Moglie Maria Josè, attraverso i ritratti fotografici che si trovano in alcune sale.

Palazzo Abatellis. Il palazzo, costruito sul finire del XV secolo, è un tipico esempio della multiculturalità in grado di unire lo stile tardo-gotico e rinascimentale. Oggi è sede della Galleria Regionale della Sicilia. Ospita opere di notevole pregio come “L’Annunciata” di Antonello da Messina, artista del quattrocento; il busto marmoreo di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana; le “Madonne” dedicate all’artista Gagini; i dipinti di Jacopo Palma il Vecchio e di Giorgio Vasari. La galleria presenta un ampio panorama delle arti figurative in Sicilia dal XIII al XVII secolo.

Le Chiese di Palermo

Chiesa di San Cataldo
Chiesa di San Cataldo

Palermo, per il  numero e per la bellezza architettonica, è concorrenziale alla famosa Venezia. Gli edifici religiosi sono oltre trenta. I più famosi e visitati sono la Chiesa di San Cataldo, ubicata nei pressi di Piazza Pretoria, tipico esempio della fusione arabo-normanna. Nelle sue vicinanze la Chiesa di santa Caterina e la Chiesa del Gesù o Casa Professa e il Santuario di Santa Rosalia, situato sul Monte Pellegrino. Ogni chiesa è bella sia per l’impianto architettonico dell’esterno e dell’interno; ma anche per i tesori scultorei o pittorici che sono custoditi nelle cappelle, negli altari maggiori e nelle sagrestie.

I Giardini. La città vanta un’antichissima tradizione di parchi e giardini in virtù del clima favorevole. La posizione geografica ottimale consente di sfruttare la brezza marina oltre alla protezione offerta dai monti circostanti. I giardini sono tutti interessanti per la varietà della vegetazione, per i gruppi scultorei che ornano il verde lussureggiante e per le fontane. Degne di ammirazione sono le millenarie piante di ficus situate nel giardino di Piazza Marina.

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I Mercati. Palermo non smentisce la sua origine arabo-commerciale dando luogo a tre importanti mercati: Ballarò, la Vucciria, il Capo. Le innumerevoli bancarelle espongono prodotti alimentari riconoscibili per gli odori che emanano: pesce, frutta, verdura, carne.

Duomo di Monreale: mosaici e arredi sacri

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Duomo di Monreale

Procedendo da Via Vittorio Emanuele in direzione di Piazza Indipendenza, è possibile salire a Monreale, cittadina arroccata su un promontorio roccioso, attraverso il bus di linea che impiegherà circa 30 minuti, un tempo utile per conoscere altri quartieri della città ed ammirare il panorama della Conca d’oro dall’alto.
Il Duomo è un capolavoro di architettura normanna con influssi arabi, romani e bizantini. Il complesso crea un fascino particolare dovuto alla bellezza delle architetture esterne. Non solo. Lo si deve anche alla complessa composizione dei mosaici che ricoprono ogni superficie della chiesa. Al centro della facciata si trova il portico con tre archi e ai lati due torri quadrangolari. Uno dei due portali d’ingresso è arricchito da fregi a mosaico e da sculture in marmo. All’interno si rimane abbagliati dal luccichio dell’oro impresso nei mosaici che raffigurano scene religiose raggiungendo l’estensione di 6300 mq. di superficie.

Fra i tesori della Cattedrale vi sono gli arredi sacri, la cassetta di rame smaltato del XIII secolo, il reliquario della corona di Cristo. E ancora i sarcofaghi contenenti le spoglie di alcuni re normanni e il grande organo di più recente costruzione. Sul lato destro del Duomo, vicino alla facciata, vi è il Chiostro del convento benedettino, eretto contemporaneamente alla Chiesa verso il 1174 d.C. È a pianta quadrata e consta di 228 sottili colonne che sorreggono gli archi che si affacciano sul giardino con al centro una fontana a forma di palma, straordinariamente poetica.

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Informazioni utili: Tourist Info-Point n. Verde 800 234169  –  www.palermoweb.com

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