Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Città della Pieve, svelato ipogeo e due grandi sarcofagi

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Scoperta per caso una sepoltura ipogea nei pressi di Città della Pieve. Al suo interno sono visibili due grandi sarcofagi

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Città Della Pieve, sarcofago

La tomba scoperta di recente, per caso, da un contadino dedito al suo lavoro nei campi, in località San Donnino Fondovalle, a Città della Pieve, dopo un primo sopralluogo della Soprintendenza archeologia dell’Umbria, coordinato dalla dottoressa Clarita Natalini, mostra il suo splendido volto. La sepoltura ipogea, scavata nel terreno naturale, presenta un ambiente a pianta rettangolare di circa 5 mq., parzialmente interrato da movimenti franosi.  Al suo interno sono visibili due grandi sarcofagi, uno dei quali, recante una lunga iscrizione etrusca, riferibile all’identità del defunto.

Un etrusco a banchetto? Forse. Del resto nella iconografia di quell’antico popolo che abitò anche queste terre, raggiungendo il massimo splendore tra il sesto e il quarto secolo avanti Cristo, sono molto comuni le scene di banchetti e di figure che tengono in mano oggetti simili a piatti o vassoi esattamente come in questo caso. Quello che sorprende sono i tratti perfetti del volto che affiora dal terreno e la precisione dell’arto che afferra il piatto, mentre i capelli sembrano intrecciati sopra la fronte o raccolti da una coroncina. Rinvenute, anche, due urne cinerarie con personaggio maschile recumbente. Il materiale impiegato per la realizzazione di queste ultime, che sembrano rivelare una buona fattura, è il travertino alabastrino, una pietra bianca con venature e tessitura fine.

Al momento non è possibile stabilire se la tomba abbia subito intrusioni, dato che il pozzetto, dove generalmente si rinviene il corredo, risulta ancora ricoperto di terreno. Nei prossimi giorni inizieranno le fasi dello scavo, con conseguente recupero dei materiali, che da un primo esame sembrano suggerire la datazione al III sec. a. C.

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