Turisticamente parlando ci sono tanti modi per fare incazzare chi viaggia in aereo, ma un po’ di fantasia non guasta mai…
Poco prima di arrivare a Tel Aviv (informa il quotidiano El Mundo, 29/10) il comandante del volo Iberia 3316 (a bordo, passeggeri in ovvia maggioranza israeliani) annuncia “Tra poco atterreremo in Palestina …”.
E sempre turisticamente parlando vada (finalmente, era ora!) un bel “Bravo!” al Corriere della Sera e segnatamente a Federica Seneghini (per il gran bell’articolo sulle Svalbard).
Era ora! Perché (detto tra noi, e senza polemica …) al quotidiano milanese il Turismo e, in senso più lato, i viaggi, non sono mai piaciuti (salvo, vabbè, quando l’inserzionista pagava e il ‘redazionale’ era ‘incluso’…). I motivi? Tanti (ma meglio lasciar perdere …. e la ‘cugina’ Gazzetta, poi…). Dopodiché venerdì 30/10 è apparso un (gran) bel “servizio” di Federica Seneghini sulle Svalbard e chi ama andare in giro per il mondo (per vederlo, e alcuni anche descriverlo) non può che complimentarsi con autore e giornale.
La lirica muove parecchi viaggiatori, e il turismo se ne può avvantaggiare. Dopo il suesposto “Bravo!” al Corriere della Sera, Spigolature è pronta a raddoppiare la lode se il quotidiano indagherà a fondo su uno sconcio (la vendita dei biglietti della Scala) appena accennato.
Informa infatti il Corriere che – appena messi in vendita – una gran bella fetta di biglietti della Scala “sparisce” come in un fiume carsico, dopodiché “riappare” opportunamente (non meno che criminosamente e… ovviamente…) “bagarinata” (con ‘ricarichi’ da codice penale) …
Parlando di noi, Mondointasca ha scritto che “L’Italia piace ai turisti stranieri più che agli italiani”…
Per il semplice (non meno che ovvio) motivo che gli italiani la conoscono (e alcuni italiani ‘si conoscono’) meglio.
Sempre turisticamente parlando c’è qualcosa (danèe) che non funziona…
Vabbè che uno sfigato posto sedicente turistico di serie B (diciamo Roccacannuccia, e, se c’è, con tutto il rispetto…) lamenti problemi economici, ma la gentile aficiòn lettrice vorrà cortesemente spiegarci come può dichiararsi sul lastrico (e vendere pure i gioielli di famiglia) una città come Venezia laddove la gente di tutto il mondo fa a pugni per entrarvi e chi vi esce si ritrova con la ‘scarsella’ ripulita (prezzi, costi, tariffe a dir poco obbrobriose … ma a Venezia bisogna andar … E bravi gli amministratori venexian…).