Il Brasile riporta i nostri pensieri alla vastità del suo territorio, alla fauna e alla flora delle foreste amazzoniche, alle spiagge lambite dalle alte onde dell’Oceano Atlantico, alla solarità dei suoi abitanti, al fragore del carnevale di Rio de Janeiro, ai balli latino- americani tanto in voga in Occidente, ai piatti a base di carne annaffiati con abbondante cerveja (birra), alla bellezza dei suoi paesaggi tanto diversificati quanto sconfinati, tuttavia c’è un luogo, forse meno conosciuto, che custodisce la storia del caffè e la fortuna economica del Brasile: il Museu do Cafè a Santos.
Santos antica città del Brasile
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Santos è una bella città (oltre 400.000 abitanti) tra le più antiche del Brasile, nella Stato di San Paolo, si affaccia nella Baia di Santos situata a sud del Brasile verso la zona che guarda l’Atlantico nell’isola di São Vicente. La città si estende intorno al porto, il più grande del Sud America e il principale per le esportazioni del Brasile. Santos è stata fondata dai Portoghesi nel XVI secolo (1543-1546) per la sua posizione strategica e soprattutto per la possibilità, per i coloni europei, di iniziare la coltivazione del caffè, dello zucchero, del cotone e degli agrumi. La fortuna di Santos si deve allo sviluppo assunto nel 19° secolo dalla coltivazione del caffè nello Stato di San Paolo e alla costruzione della ferrovia attraverso la Serra do Mar (1867).
Il centro storico e il treno panoramico
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La nostra visita inizia dal centro storico di Santos, dove ci attende un treno panoramico che conduce i turisti ad ammirare le bellezze dei palazzi in stile barocco, le piazze e le antiche case con le facciate a stucco e i balconi in ferro battuto che rimandano al lusso perduto della città. Santos vanta un importante patrimonio architettonico ed artistico, in parte dovuto all’armonica fusione tra il classicismo degli edifici antichi e la modernità dei grattacieli che si affacciano lungo la costa.
Tra i luoghi d’interesse da non trascurare, segnaliamo la pinacoteca Benedicto Calixto, il Monastero di Sao Bento, la Cattedrale di Nostra Signora del Rosario, l’Acquario Municipale ricco di leoni marini, pinguini e pesci di ogni tipo, il Museo d’Arte Sacra, il Palazzo Josè Bonifacio, illustre naturista e statista vissuto al tempo dell’indipendenza del Brasile; il Museo Pelè, dedicato al grande calciatore brasiliano, il Monte Serrat raggiungibile in funivia o salendo i 415 scalini dalla cui altitudine di 157 metri si apre una vista che toglie il fiato, il parco giardino delle orchidee.
Museu do Cafè, luogo emblematico della città
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L’edificio, dallo stile neoclassico, nella facciata esterna presenta una serie di colonne tornite poste all’ingresso lavorate a bugnato, una torre a più livelli ricca di decorazioni e due statue poste accanto all’iscrizione “Bolsa official de cafè” a testimonianza dell’importanza assunta dal commercio del caffè. Il Museo è stato creato dalle Istituzioni Statali Brasiliane nel 1998 allo scopo di diffondere la cultura e la storia del caffè dalle sue origini ai giorni nostri.
Gli ambienti interni sono dedicati alla mostra etnografica dove è possibile scoprire come si svolgeva il processo di produzione del caffè: la coltivazione, la raccolta, l’estrazione, la pesatura, la selezione dei chicchi, la miscelazione di varietà diverse e la torrefazione. Sono esposti le antiche e grandi bilance a stadera, i sacchi di juta, i cesti, i vassoi, le gerle e gli attrezzi agricoli per la coltivazione della pianta, la cassaforte, i banconi per l’esposizione di un’infinita varietà di miscele. Al Piano terra si trova la famosa Sala d’Asta che iniziò ad operare nel 1922 e terminò nel 1950 quando i negoziati per fissare il prezzo del caffè furono trasferiti nella città di San Paolo.
Che Guevara, Bill Clinton e Arafat
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Nel Museu do Cafè è possibile osservare una serie di dipinti dell’artista brasiliano Benedicto Calixto, icona dell’arte di San Paolo e una galleria fotografica dedicata alle contrattazioni della Borsa del Caffè. Vi è pure una galleria dedicata ai personaggi illustri che hanno visitato questo luogo, tra questi c’è l’eroe argentino Che Guevara, Bill Clinton e Arafat immortalati in uno storico incontro con accanto l’immancabile tazzina di espresso.
Nel XIX secolo, Santos assunse un’importanza notevole dovuta allo sviluppo della coltivazione del caffè e all’inizio dell’esportazione su larga scala. Il caffè, le cui origini si rifanno alla Coffea Arabica in Etiopia, è giunto in Brasile nel 1727 attraverso un diplomatico portoghese che qui portò i semi della pianta. Attualmente il Brasile è il maggiore produttore di caffè toccando il 35 per cento della produzione mondiale le cui varietà botaniche sono coltivate in molte regioni del Brasile da nord a sud.
Si può affermare che i brasiliani, oltre ad essere grandi bevitori di caffè, sono abili produttori riuscendo a diversificare le qualità esaltandone la dolcezza e la corposità ottenendo delle miscele ideali per la produzione della tanto amata tazzina di “espresso”.
Al piano terra, accanto alla Sala d’Asta, vi è una caffetteria presso cui i visitatori possono gustare il famoso espresso offerto in tante varietà oppure acquistare dei pacchetti contenenti la preziosa miscela.
Informazioni utili
www.museudocafe.org.br
Clima. Il clima della regione è temperato umido e la temperatura annua media oscilla tra 27° C. e 30°C. per la massima e di 15°C. per la minima.
Documenti. Per i turisti italiani è sufficiente il passaporto in regola senza l’obbligo del visto d’ingresso.
Il nostro consiglio, prima di partire, è di visitare il sito www.viaggiaresicuri.it-brasile e seguire le indicazioni fornite dal Ministero degli Esteri; compilare il modulo-questionario per registrare il proprio viaggio nella pagina “Dove siamo nel mondo” per essere rintracciati in caso di emergenza.
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