Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Puglia: 8 milioni di euro per il recupero delle cattedrali

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La Regione Puglia stanzia otto milioni di euro per il recupero di cattedrali, santuari e musei diocesani che hanno scritto la storia della regione

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La Cattedrale di Trani

Otto milioni di euro alle Arcidiocesi di Lecce, Brindisi, Bari, Trani, Taranto e Foggia per il recupero e la valorizzazione di cattedrali, santuari e musei diocesani che hanno scritto la storia di Puglia. L’intervento regionale, concordato con la Conferenza Episcopale Pugliese, si colloca nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro «Beni e Attività Culturali» e servirà alla valorizzazione della Basilica di Santa Croce di Lecce, al restauro della Chiesa di San Paolo Eremita di Brindisi e del Santuario Madonna della Salute nella città vecchia di Taranto, alla realizzazione del Museo Diocesano di Bitonto, al recupero della Basilica Cattedrale di Trani e alla messa in sicurezza della Chiesa di San Tommaso Apostolo di Foggia.

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Basilica di Santa Croce, Lecce

“Abbiamo ereditato un patrimonio artistico e culturale unico al mondo – ha detto l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone – fatto di pietre vive, che riflettono il sole 360 giorni l’anno, che ci ricordano da dove veniamo, che cosa facevano i nostri bisnonni. Di quel patrimonio noi oggi dobbiamo prenderci cura e fare in modo che diventi sempre più attrattivo, per i turisti e per i cittadini. Perché questo avvenga, però, è indispensabile lavorare su due fronti: sul recupero, sulla valorizzazione e sulla fruizione. Se non saremo bravi ad aprirle alle persone quelle porte, le nostre cattedrali diventeranno `tesori´ nel deserto destinati a degradarsi ancora e ancora. Noi questo non possiamo e non dobbiamo permetterlo. In quest’ottica, negli ultimi anni, con la nostra agenzia regionale, Puglia Promozione, e grazie alla preziosa collaborazione della Conferenza Episcopale Pugliese, abbiamo messo in moto percorsi di fruizione che consentissero a turisti e cittadini, non soltanto di visitare i nostri beni culturali a qualunque ora del giorno e della sera, ma anche di poter usufruire di guide specializzate capaci di riportarli indietro nel tempo”.

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