Era il 1854 quando il Giappone, retto ancora da una struttura feudale, venne forzato ad aprirsi all’Occidente, agli scambi e alla sua cultura. Al 1866 risale il Trattato di amicizia e commercio con l’Italia, di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario. In vista delle celebrazioni rievocative e a pochi giorni della inaugurazione della mostra Botticelli e il suo tempo al Metropolitan Art Museum di Tokyo, nella splendida residenza dell’ambasciatore giapponese in Italia, Kazuyoshi Umemoto, è stato presentato il ricco programma dei festeggiamenti, con eventi di arte, architettura, design, cibo, sport, cooperazione, teatro, cinema, musica e letteratura. “E’ un’occasione unica, – dice l’ambasciatore – per conoscere veramente il nostro Paese. L’anno scorso gli italiani che sono venuti in Giappone hanno superato per la prima volta il numero di 100 mila. I giapponesi in Italia vanno dai 300 ai 400 mila. Ecco speriamo che questo anno ricco di eventi vi porti ancora più numerosi da noi”.
Prima della ufficializzazione degli eventi programmati, dal 14 gennaio al 16 marzo, è già visitabile, alle Officine Saffi di Milano, “Yugen. Ceramiche giapponese contemporanee”. Gli appuntamenti d’arte più importanti in Italia sono: “Capolavori della scultura buddhista giapponese”, dal 29 luglio al 4 settembre alle Scuderie del Quirinale, con straordinari tesori nazionali alcuni mai usciti dal Paese; “Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente” da settembre a gennaio 2017 a Palazzo Reale di Milano, una straordinaria scelta di 200 xilografie policrome e libri illustrati in prestito dall’Honolulu Museum of Art, che vanta una delle migliori collezioni di ukiyo-e; “Domon Ken. Il maestro del realismo giapponese”, da giugno a settembre all’Ara Pacis, la più grande mostra mai realizzata all’estero su quello che è considerato uno dei maggiori maestri della fotografia giapponese; l’illuminazione speciale del Colosseo, a maggio, per l’anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, realizzata da Motoko Ishii e sua figlia Akari Lisa Ishii, artiste della luce di fama internazionale.
A queste si sommano una serie di altre iniziative: la mostra “Manga Hokusai Manga”, dal 5 febbraio al 7 aprile all’Istituto giapponese di cultura, con un confronto tra il libro di schizzi del maestro settecentesco, spesso citato per spiegare le radici del Manga, e gli autori contemporanei di questo tipo di disegni animati; “Toccare il tempo”, da maggio ad agosto in dodici piazze di Pisa, con le sculture in marmo, granito e bronzo di Kan Yasuda; la conferenza sul maki-e, un’antica tecnica artigianale di decorazione, il 24 febbraio all’Officina Santa Maria Novella di Firenze e il giorno dopo al Museo nazionale d’arte orientale di Roma.
E ancora mostre, premi e partecipazioni di architettura e una grande esposizione su “Il Rinascimento della pittura giapponese”, nell’estate 2017 in una sede ancora da decidere, con pitture di paesaggio e natura.
Il calendario degli eventi, in progress, è su www.it.emb-japan.go.jp/150/it/2016.html