Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Siena espone i costumi del corteo storico

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Per tutto il mese di febbraio sarà possibile ammirare le “monture”, l’abbigliamento dei figuranti che partecipano, ancora oggi, alla passeggiata tradizionale prima del Palio

CostumiCorteoStoricoPalio1Siena mette in mostra le “monture”, i costumi del corteo storico che precede il Palio. Sino a fine febbraio, a Palazzo Pubblico, si organizzano visite guidate per ammirare l’abbigliamento indossato dai figuranti nella sfilata tradizionale prima del Palio estivo. Le “monture” esposte sono più di trecento  e gli esperti chiamati ad accompagnare il pubblico nelle visite guidate sono storici dell’arte, come Claudio Bartalozzi, Beatrice Pulcinelli, Paola Gepponi, Lucia Simona Pacchierotti e Veronica Randon.
Le visite sono organizzate in orario serale, dalle 21, in un contesto di per sé suggestivo: Palazzo Pubblico, di origine trecentesca, che ospita, in altre sale, affreschi come il ciclo del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti e opere di Simone Martini.

Prima apertura

CostumiCorteoStoricoPalio4La sala dei costumi del Palio apre per la prima volta al pubblico; l’iniziativa fa parte del cartellone Febbraio al museo e le visite si tengono dal giovedì al sabato.
Il viaggio nella storia del corteo inizia con la musica: le note della Marcia del Palio, registrata dal Corpo Musicale della Marina Italiana nei primi anni del Novecento. Il percorso si snoda attraverso cinque gruppi di costumi, realizzati per le sfilate del 1904, del 1928, del 1955, 1981 e del 2000.
Il corteo, in realtà, è antico quasi quanto il Palio di Siena e vede la sua origine nelle coreografie che precedevano la gara di cavalli e fantini. Nota sin dal Quattrocento, alla sfilata venne dato un ordine formale nel 1904.

In attesa del Palio estivo

CostumiCorteoStoricoPalio2Oggi il corteo fa il suo ingresso nella Piazza del Campo al primo rintocco del Campanone della Torre del Mangia. Comprende quattordici gruppi di figuranti in costume, per un totale di quasi seicento persone. I costumi si ispirano alla Siena medievale; nelle prime edizioni, la rievocazione non era molto precisa e il rigore filologico si è raffinato nel corso degli anni.
La magia delle atmosfere del Palio rivive in questi manufatti di sartoria. In mostra si vedranno i tre costumi del 1904, gli unici rimasti, ritrovati solo di recente; i sette abiti del ’55, realizzati da Bruno Manzi, autore specializzato in opere di stile neo quattrocentesco. Il corpus più consistente è quello dei 322 costumi del 2000, confezionati da una commissione della quale ha fatto parte anche Gabriella Pescucci, costumista Premio Oscar.

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Informazioni e prenotazioni: 0577 292614, ticket@comune.siena.it

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